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RAPPORTO IZS 2013

Spiaggiamento delfini, MinSal: moria causata da morbillivirus

Spiaggiamento delfini, MinSal: moria causata da morbillivirus
I nuovi rapporti degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dalla Banca Dati Spiaggiamenti hanno contribuito a far luce sulle cause della morìa straordinaria.
Il Ministero della salute- pubblicando l'ultimo rapporto degli IZS sullo spiaggiamento anomalo di cetacei lungo le coste tirreniche- considera ormai rientrato l'allarme. L'attività di monitoraggio sugli spiaggiamenti di cetacei, "registra finalmente, un netto calo del numero di eventi rispetto a quanto avvenuto nel primo trimestre del 2013 relativamente alla specie maggiormente coinvolta, stenella striata (stenella coeruleoalba). Si avviano così a conclusione le complesse attività di ricerca intraprese nell'ambito della collaborazione fra il Ministero della Salute e quello dell'Ambiente per la creazione della Rete nazionale spiaggiamenti mammiferi marini".

I nuovi rapporti elaborati dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dalla Banca Dati Spiaggiamenti hanno contribuito enormemente a far luce sulle cause della straordinaria morìa, sono state trovate infatti, significative analogie con l'andamento di eventi già descritti in precedenza, quali la recente epidemia da morbillivirus osservata nei mari spagnoli tra il 2006 e il 2008.

L'andamento temporale della moria, così come i risultati diagnostici sui campioni prelevati, rafforzano l'ipotesi che anche nei nostri mari la causa più probabile sia da individuare nel morbillivirus del delfino.

Le analisi condotte dagli Istituti Zooprofilattici indicano che il 30-40% dei corpi analizzati sono risultati positivi al morbillivirus, percentuali che - per quanto basse - rimangono comunque comparabili con quanto avvenuto in Spagna. L'epizoozia di questi mesi ha interessato una popolazione di stenelle giovani, con età comprese tra i 7 e i 20 anni (96% delle carcasse analizzate), cioè animali nati dopo la più recente moria occorsa nei nostri mari, quella del 1990-92, per la quale, anche in questo caso, la causa più probabile fu il morbillivirus. Pertanto, la giovane età dei soggetti coinvolti nell'attuale epidemia, avvalora ancor di più la tesi del morbillivirus come agente causale, proprio perché l'attuale generazione, non essendo mai entrata in contatto con l'agente virale, risulta ragionevolmente priva della specifica immunità anticorpale, da qui l'incapacità di opporre una adeguata difesa alla malattia e il conseguente incremento del tasso di mortalità. L'azione immunosoppressiva del virus del morbillo ha inoltre fortemente indebolito le generali difese immunitarie dei soggetti colpiti, aprendo la strada a concomitanti infezioni e infestazioni secondarie come quelle sostenute da photobacterium damselae, herpesvirus e parassitosi varie, corresponsabili della morte degli animali.

Della Rete nazionale spiaggiamenti mammiferi marini, prossima alla sua formale istituzione congiunta da parte del Ministero della Salute e Ministero dell'Ambiente, fanno parte, tra gli altri, gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS), coordinati dall'IZS di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, la Banca dati spiaggiamenti (Bds) dell'Università di Pavia, il Cetaceans stranding Emergency Response Team (CERT), la Banca Tessuti Mammiferi marini del Mediterraneo (BTMMM) e le Università di Padova, Siena e Teramo, con la collaborazione del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera.

Conclusioni della riunione degli IZS,  25-26 Marzo 2013, Torino