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SONDAGGIO

Soppressione di cani pericolosi? Il caso di Rosignano

Soppressione di cani pericolosi? Il caso di Rosignano
Per «ripetute aggressioni e morsicature», un pastore maremmano di sette anni è stato soppresso con ordinanza comunale.
E' l'ordinanza n.144 del 20 marzo 2013 «Soppressione eutanasica degli animali ritenuti particolarmente aggressivi e non controllabili anche in presenza del proprietario», del comune di Rosignano (Livorno).
Il proprietario- gestore di un agriturismo- e la conduttrice del gregge avrebbero chiesto essi stessi il provvedimento per il cane, impossibilitati a gestirlo o a sostenere eventuali percorsi di recupero; nell'ordinanza è scritto che «per la loro funzione di guardia al gregge ovi-caprino non possono essere tenuti al guinzaglio e sono sprovvisti di museruola».

Asl-Comune «con urgenza ai fini della tutela e sicurezza per la pubblica incolumità» hanno affrontato il caso; la Asl in particolare avrebbe giudicato un eventuale percorso di recupero e riabilitazione, "infruttuoso e pericoloso". Quindi la decisione della soppressione da affidare al servizio veterinario Asl. Ai vigili, poi, la verifica dell'attuazione. Decine le testimonianze di cittadini aggrediti dal cane.

La vicenda è diventata una inchiesta del quotidiano La Nazione che – fornendo oggi ulteriori sviluppi - insiste che legge regionale 59/2009 non prevede la soppressione ma l'attivazione di una commissione di valutazione della comprovata pericolosità con medico veterinario comportamentalista; quest'ultimo, per la legge toscana, "ove presente all'interno dell'azienda unità sanitaria locale", mentre la Nazione puntualizza che non c'è veterinario comportamentalista all'interno della Usl in questione; viceversa - per i cani "irrecuperabili"- la legge regionale prevede mantenimento in struttura autorizzata o ceduti a un'associazione per la protezione degli animali.

Sul caso, il quotidiano La Nazione ha avviato un sondaggio chiedendo ai lettori se sia giusto sopprimere i cani pericolosi. Il 55% delle risposte è favorevole.

In foto il proprietario del cane soppresso con un altro pastore maremmano (foto La Nazione)