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IN AULA

Professioni non regolamentate verso il riconoscimento

Professioni non regolamentate verso il riconoscimento
Dopo tre anni di discussioni e attività istruttoria nelle Commissioni parlamentari, approda oggi nella plenaria di Montecitorio la proposta di legge che disciplina le professioni senza Ordine nè Collegio.


Nel 2010, le Commissioni parlamentari hanno deciso di separare i procedimenti legislativi relativi alla riforma delle professioni regolamentate e di quelle non regolamentate. A luglio del 2011, sono state riunite quattro proposte di legge (C. 1934 Froner, C. 2077 Formisano, C. 3131 Buttiglione e C. 3488 Della Vedova) per disciplinare le professioni non ordinistiche.

Il testo unificato che arriva oggi a Montecitorio, così definito alla fine di marzo, è accompagnato dalle osservazioni della Commissione Finanze (che chiede di non introdurre nuovi oneri per lo Stato), della Commissione Lavoro (che ha chiesto di rendere meno penalizzante il regime previdenziale)e della Commissione Politiche dell'Unione europea (che ha chiesto di sopprimere la possibilità per le associazioni istituite dal provvedimento di partecipare ai lavori degli specifici organi tecnici per l'elaborazione della normativa tecnica UNI, potendo configurarsi un vantaggio competitivo non compatibile con la disciplina dell'Unione europea in materia di concorrenza).

La proposta di legge (Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi) riguarda l' attività economica volta alla "prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell'articolo 2229 del Codice civile". Si va dall'interprete/traduttore all'educatore cinofilo.

Certificazione di qualità per le associazioni professionali- Si tratta di professioni che non hanno ottenuto il riconoscimento legislativo e che nella quasi totalità dei casi hanno dato vita ad autonome associazioni professionali (oltre 242 associazioni) che non hanno un ordine professionale o un albo. rappresentative di tipo privatistico. Le associazioni professionali dovranno assicurare alcuni requisiti, fra cui l'adozione di un codice di condotta, la tenuta dell'elenco degli iscritti, la formazione permanente, un sistema certificato di qualità e garanzie attivate a tutela degli utenti, tra cui lo sportello di riferimento per il cittadino consumatore.

Autoregolamentazione volontaria dei professionisti- La proposta di legge prevede la promozione dell'autoregolamentazione volontaria e della qualificazione dell'attività dei soggetti che esercitano le professioni non regolamentate, anche indipendentemente dall'adesione degli stessi ad una delle associazioni. La normativa tecnica UNI fornisce i principi e i criteri generali che disciplinano l'esercizio auto-regolamentato della singola attività professionale e ne assicurano la qualificazione. La promozione dell'informazione ai professionisti e agli utenti riguardo l'avvenuta adozione di una norma tecnica UNI è compito del Ministero dello sviluppo economico.

Norme UNI per le attività professionali- L'articolo 9 riguarda la certificazione di conformità a norme tecniche UNI. All'elaborazione della normativa tecnica UNI relativa alle singole attività professionali collaborano le associazioni professionali e le loro forme aggregative, partecipando ai lavori degli specifici organi tecnici oppure inviando all'Ente di normazione i propri contributi nella fase dell'inchiesta pubblica. Per i settori di competenza, le medesime associazioni possono promuovere la costituzione di organismi di certificazione della conformità, accreditati dall'organismo unico nazionale di accreditamento, che possono rilasciare, su richiesta del singolo professionista anche non iscritto ad alcuna associazione, il certificato di conformità alla norma tecnica UNI definita per la singola professione. Dal dicembre 2009 ACCREDIA è l'Ente unico nazionale di accreditamento, che valuta la competenza tecnica e l'idoneità professionale degli operatori di valutazione della conformità (Laboratori e Organismi), accertandone la conformità a regole obbligatorie e norme volontarie, per assicurare il valore e la credibilità delle certificazioni.

Le professioni non regolamentate fanno capo a diversi organismi unitari di rappresentanza, come Lapet, Colap Cnel e Cna.


pdfDisposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi.pdf62.43 KB