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ADNKRONOS-FNOMCEO

Elaborati i dati Cceps: al 50% sono procedimenti fra Colleghi

Elaborati i dati Cceps: al 50% sono procedimenti fra Colleghi
Le decisioni della Cceps nel 2010 hanno riguardato nel 42% dei casi i medici chirurghi, nel 19% i dentisti, 15% farmacisti e 9% veterinari». Nel 2011 sanzionati dagli Ordini 10mila medici, 57 sospesi, solo 3 radiati.

In totale sono oltre 10 mila i provvedimenti disciplinari che nel 2011 sono stati emessi dagli oltre cento Ordini nei confronti degli iscritti, che sono in totale oltre 370 mila. Nello specifico, gli enti hanno sospeso 57 medici e radiati 3. I dati sono stati elaboratori per l'Adnkronos Salute dal ministero della Salute con la collaborazione della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo).

I medici sanzionati possono impugnare i provvedimenti degli Ordini davanti alla Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie (Cceps), l'organo del ministero della Salute con funzione d'appello per gli operatori del Ssn: medici, odontoiatri, veterinari, farmacisti, ostetrici, infermieri e tecnici di radiologia.

Il numero totale dei provvedimenti, che comprendono l'avvertimento, la censura, la sospensione dall'esercizio e la radiazione dall'albo, è rimasto stabile negli ultimi anni. Ma se nel 2010 gli enti hanno emesso 93 sospensioni dall'esercizio professionale e 3 radiazioni, nel 2011 si è verificata una diminuzione delle prime (57) mentre le seconde sono rimaste invariate.
Esercizio abusivo della professione medica, denunce per decessi sotto i ferri, omessa visita domiciliare, certificati fatti senza aver visto mai il paziente, prescrizioni avulse dalle condizioni del malato e superficialità nella visita. Ma anche casi di pedofilia e di gravi illeciti ai danni del Ssn. Sono alcune delle tante motivazioni che portano gli Ordini provinciali dei medici a decidere una sanzione per il camice bianco iscritto, previo procedimento disciplinare nei suoi confronti.

«Il 50% dei ricorsi esaminati dalla Commissione che si occupa dei medici è frutto di denunce tra colleghi – afferma Mauro Ucci, tra i componenti supplenti del Cceps designati dalla Fnomceo – e l'altro 50% è rappresentato da fatti gravi, truffe e anche casi di pedofilia, su cui indaga la magistratura.