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SPERIMENTAZIONE

Dibattito strumentalizzato e fondamentalista

Dibattito strumentalizzato e fondamentalista
La sperimentazione scientifica sulle scimmie e' ancora oggi "fondamentale", almeno che "qualcuno non pensi che sia meglio agire direttamente sull'essere umano. Reazioni dall'Istituto Mario Negri e dall'On Coscioni.
Dopo il caso mediatico dell'importazione di primati, il Ministero della Salute ha disposto verifiche e accertato che nessuna irregolarità è stata commessa. Gravi le illazioni contro i presunti medici veterinari "compiacenti", un'accusa gratuita confermatasi infondata, dopo essere stata acriticamente ripresa da molta stampa.

"In Italia questi dibattiti alla fine si trasformano sempre in polemiche strumentali, forse per nascondere i veri problemi di cui soffre il Paese"-dichiara Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano, che interviene sul dibattito scaturito dalla vicenda delle 900 scimmie arrivate in Italia dalla Cina e destinate alla sperimentazione scientifica.
"Certo che la sperimentazione sulle scimmie serve ancora, infatti si fa in tutto il Mondo", evidenzia l'esperto, precisando che le scimmie "sono gli animali piu' vicini all'uomo", e che dunque "si tratta della specie piu' adatta per effettuare studi di comportamento che hanno a che fare, ad esempio, con le modificazioni che avvengono nel cervello". Studi "molto importanti", avverte Garattini, che non hanno "nulla a che vedere con quella che viene chiamata vivisezione, parola usata solo per destare orrore".

D'altronde, prosegue il direttore del Mario Negri, "questi sono studi, tra l'altro disciplinati da leggi molto severe, eseguiti nell'interesse degli ammalati e che aumentano in futuro le possibilità di intervenire". Riguardo infine alla possibilita' di utilizzare metodi alternativi, magari meno cruenti, Garattini spiega: "Ci sono metodi diversi, come quello di utilizzare le cellule in vitro, ma sono differenti e non sostituiscono le sperimentazioni sugli organismi viventi".

Sui progressi verso la sostituzione di metodi alternativi si è espresso anche il Centro di Referenza Nazionale presso la sede bresciana dell'Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell'Emilia Romagna.
E sulle "strumentalizzazioni politiche" della sperimentazione interviene l'On Maria Antonietta Coscioni, presidente dell'Associazione Luca Coscioni che si batte per la ricerca scientifica: "I sacrifici degli animali- necessari per l'evoluzione della scienza e della medicina, vengono strumentalizzati dalla politica"- dichiara.

"In Parlamento ci sarà a breve un voto sulla direttiva comunitaria che è un accordo frutto di lunghe discussioni e io sono- ha aggiunto l'On Coscioni- dalla parte della ricerca. Il modello animale è necessario per la cura delle malattie neurovegetative". Certo- dichiara- "la sperimentazione deve essere indolore per gli animali, ma smettiamola con questo fondamentalismo velato di chi vuole l'animale non oggetto di sperimentazione ma di "vivisezione"