• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31280

LA RAI RINUNCIA AL CANONE SUL PC

LA RAI RINUNCIA AL CANONE SUL PC
La Rai ha rinunciato al canone su pc, tablet e smartphone. E' il risultato di un confronto con il ministero dello Sviluppo Economico. La svolta c'è stata perché il ministero ha dato un'interpretazione della norma del 1938 relativa al canone che esclude quei prodotti dal pagamento. La decisione arriva dopo le polemiche di giorni scorsi. ANMVI: ha vinto la protesta civile. Comunicato della RAI.

La Rai ha accolto quest'interpretazione, dopo un breve contraddittorio. Di fondo, il ministero ha fatto notare a Rai che sarebbe stato assurdo imporre un pagamento che avrebbe certo penalizzato lo sviluppo del digitale in Italia, proprio in una fase in cui il Paese sta cercando di potenziarlo.
A Repubblica.it risulta però che la Rai sia stata spinta a cambiare idea, nell'interpretazione della norma, dopo l'intervento del Ministero e le numerose pressioni venute da aziende e consumatori.

L'estensione del canone Rai agli apparati dell'Ict, la pretesa di associarlo alla titolarità di un abbonamento a banda larga, il richiamarsi a una legge del '38 per tassare tecnologie del duemila, sono frutto di un'interpretazione del tutto arbitraria non supportata da alcun riferimento legislativo. Il Ministero è d'accordo con questa posizione, l'ha fatta propria formalmente e la Rai deve seguirla.

"Si ribadisce pertanto - conclude la nota di Viale Mazzini - che in Italia il canone ordinario deve essere pagato solo per il possesso di un televisore".

COMUNICAZIONE DELLA RAI SUL CANONE SPECIALE