Nell'azienda in questione non ci sono state recenti introduzioni né movimentazioni. La Direzione ministeriale aggiunge che nell'azienda non sono stati segnalati recenti aborti e/o malformazioni fetali. Altri due capi gravidi presenti in allevamento hanno regolarmente partorito.
Il 2 febbraio scorso, una delle capre presenti in azienda aveva partorito un capretto di taglia ridotta ma sano. Il 4 febbraio, giorno successivo al parto, la capra è deceduta. L'esame anatomopatologico condotto sull'animale ha evidenziato la presenza di un feto in posizione distocica (trasversale dorsale) che ha provocato la lacerazione della parete dell'utero e conseguente peritonite purulenta. Sulla carcassa della madre non è stato possibile effettuare ulteriori prelievi per successivi accertamenti diagnostici.
A carico del feto si osservano edema sottocutaneo a livello della testa, del collo e delle spalle; scoliosi, artrogrifosi e anchilosi di alcune articolazioni degli arti. La consistenza del tessuto cerebrale del feto non consente di valutarne la conformazione e la presenza di eventuali anomalie.
I campioni provenienti dal feto ritenuto, analizzati in prima istanza presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, sono stati inviati il 15 febbraio presso il Centro di Referenza Nazionale per lo Studio delle Malattie Esotiche presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise per la conferma ufficiale. Il test PCR specifico per Schmallenberg Virus ha dato esito positivo.
I due parti successivi avvenuti in azienda si sono svolti regolarmente. In ogni caso, sono in corso ulteriori indagini finalizzate all'individuazione di nuovi sospetti, sia negli altri capi presentì in azienda, sia nelle aziende circostanti.
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