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Tariffe e preventivo, stop in Senato

Tariffe e preventivo, stop in Senato
La Commissione Giustizia del Senato ha espresso parere contrario sull'articolo 9 del decreto-liberalizzazioni. Nel parere approvato si chiede l'articolo sia "integralmente soppresso". L'abrogazione delle tariffe ha bloccato le liquidazioni giudiziarie. La norma sul preventivo è "inattuabile".
La Commissione Giustizia del Senato ha espresso parere contrario sull'articolo 9 del decreto-liberalizzazioni (DL1/2012). Nel parere approvato si chiede l'articolo sia "integralmente soppresso".

"Si osserva infatti che i commi 1 e 2 (abrogazione delle tariffe) hanno determinato il sostanziale blocco delle liquidazioni giudiziarie e di conseguenza l'emanazione dei relativi provvedimenti, per effetto, da un lato, della circostanza che l'adozione con decreto-legge ne determina la vigenza immediata e, dall'altro, della mancanza dei decreti ministeriali che determinano i parametri dei compensi. Vi è poi da osservare la assoluta irragionevolezza della norma che prevede da un lato l'evoluzione di parametri legali e dall'altro l'ineludibilità a pena di nullità dei medesimi parametri".

Bocciati anche gli obblighi di informazione all'atto di conferimento dell'incarico al cliente: "Il comma 2 introduce un obbligo di formulazione di un preventivo dettagliato degli oneri delle prestazioni professionali che in molti casi, si pensi in particolare alla professione forense, appare sostanzialmente inattuabile in relazione ad un'attività per la quale il professionista assume obbligazioni di mezzi e non di risultato".

TARIFFE, RC E PREVENTIVO: LE MISURE IN VIGORE