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TORINO

Svaligiato studio veterinario, l'accusa è furto pluriaggravato

Svaligiato studio veterinario, l'accusa è furto pluriaggravato
Sono stati convalidati gli arresti dei due uomini che la scorsa fine settimana avrebbero assaltato due volte un ambulatorio veterinario a Torino.

Ha 42 anni, 14 condanne definitive per furti e altri reati contro il patrimonio, un divieto di dimora a Savona (dove aveva rubato in un negozio a luglio 2024) ed è dipendente dal crack. Questo il profilo descritto dalla stampa torinese di uno dei due ladri che, nella notte tra sabato e domenica, avrebbero assaltato due volte un ambulatorio veterinario a Torino. L'uomo avrebbe ammesso il furto.

Le accuse- Oggi, lunedì 24 marzo, l’uomo arriva in tribunale per la convalida dell’arresto, accompagnato dall'avvocato d’ufficio. Con lui, il presunto complice, 45 anni, già arrestato in passato anche per un episodio di violenza. Secondo l’accusa, insieme, gli uomini avrebbero messo a segno due colpi nel giro di poche ore, sempre nello stesso ambulatorio, portando via un telefono e altri oggetti. La seconda volta, i carabinieri li hanno colti in flagrante e arrestati. Entrambi gli imputati rispondono di furto pluriaggravato. 

Flagranza di reato e sicurezza urbana- Il rumore provocato dallo scardinamento della saracinesca ha attirato i residenti della zona che hanno chiamato i Carabinieri. I militari, giunti sul posto in pochi minuti, hanno sorpreso i ladri ancora intenti a forzare la porta dello studio. Sono stati colti in flagrante, con gli arnesi da scasso ancora in mano. Gli inquirenti stanno cercando di verificare eventuali collegamenti tra diversi furti con modalità analoghe, tutti ai danni di piccoli esercizi commerciali, spesso lasciati senza sistemi di allarme. L’ipotesi è che possa esserci un disegno più ampio dietro queste azioni, anche se al momento non si esclude che si tratti di azioni sporadiche. Il fatto riaccende inevitabilmente il dibattito sulla sicurezza urbana. (fonte)

Dichiarazioni contradditorie- Il 45enne ammette di aver rubato, ma dichiara: “Non è vero che abbiamo rubato due volte. Ci siamo incontrati a Porta Nuova e, da lì, siamo andati in corso Einaudi. La saracinesca dell’ambulatorio era già aperta. Siamo entrati a guardare se potevamo portare via qualcosa, ma non c’era niente di interessante”. Chiede la giudice: “Allora perché, in quel momento, lei aveva con sé il cellulare già rubato due ore prima”. L’imputato resta in silenzio, l’incoerenza nel racconto è evidente.
Le misure cautelari

Arresti convalidati- Entrambi gli arresti sono stati convalidati. Il 42enne, tenendo conto delle moltissime condanne già scontate, resta in carcere. Il 45enne viene scarcerato, ma ha l’obbligo di firma quotidiano dalla polizia giudiziaria. Il processo nei loro confronti inizierà a metà aprile. (fonte)

"Non c'è nulla da rubare"- Il professionista titolare dello studio ha affisso un cartello: "Attenzione. Lo studio è stato svaligiato stanotte. E' inutile entrare, non c'è nulla da rubare!!!" (fonte)

Foto: Torino Today