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SEMINARIO

ANMVI: il Medico Veteriario come bioeticista clinico

ANMVI: il Medico Veteriario come bioeticista clinico
Le numerose possibilità diagnostiche e terapeutiche abbinate alle diverse visioni morali sugli animali, creano la necessità di un nuovo spazio di competenza professionale.
Al Seminario di Bioetica Clinica Veterinaria in programma il 17 giugno a Cremona nella sede dell'ANMVI- si affronterà il tema della relazione Proprietario-Animale-Veterinario, in chiave di etica applicata. La giornata tratterà la Bioetica clinica ormai come una nuova attività professionale, che richiede al Medico Veterinario abilità nuove, per gestire il mix di razionalità e di emotività a cui la pratica professionale espone quotidianamente. Dal consenso informato all'evento eutanasico, il Seminario unirà all'approfondimento teorico, esempi pratici e casi-studio.

"Nella vita professionale a volte, ma forse tutte le volte- spiega il relatore Pasqualino Santori- il medico veterinario non si può limitare alla prestazione tecnico-scientifica verso il caso clinico.
Ai proprietari va fornito nelle scelte da fare e nelle decisioni da prendere anche un supporto al tempo stesso razionale ed emozionale. Ciò è realisticamente possibile esaminando e valutando i vari punti di vista, con le diverse implicazioni etiche, culturali e di stile di vita connesse. Come in umana ci si aspetta un medico che non consideri il paziente un caso ma una persona, in veterinaria si deve raggiungere un obbiettivo analogo che per molti versi è addirittura più complesso perseguire".

Il ruolo del bioeticista clinico- Il rischio che corre la Bioetica è di essere confusa con il sentimentalismo, "tradendo la sua funzione di mediazione culturale e di vera presa in considerazione degli animali come parte dell’intero contesto sociale umano non solo animalista"- spiega Santori. Una nuova professionalità "deve essere fonda ta su competenze teoriche e capacità pratiche. Il metodo che si è scelto di utilizzare prevede un  approccio dal basso, non ideologico, basato sulla considerazione delle logiche conseguenze pratiche e morali delle proprie scelte".


Chi è il bioeticista clinico?
di Pasqualino Santori, Professione Veterinaria 36/2016

pdfBIOETICA_CLINICA_17_GIUGNO.pdf3.77 MB