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I FARMACI VETERINARI NON SONO MONETA DI SCAMBIO

I FARMACI VETERINARI NON SONO MONETA DI SCAMBIO
Se liberalizzazione deve essere che sia vera liberalizzazione. I farmaci veterinari al momento si presentano come il contentino con cui risolvere la questione dell'articolo 11. Reazioni al comunicato di ANMVI che non arretra e ribadisce: vogliamo che se ne parli con i medici veterinari.

Sull'articolo 11 la partita si fa difficile. Le indiscrezioni che trapelano dalla Commissione Industria dicono che i parafarmacisti si vedrebbero definitivamente sbarrata la strada verso la vendita di farmaci di fascia C ottenendo, come "magro premio di consolazione", il diritto di vendere prodotti veterinari. Insomma "moneta di scambio" per appianare attriti lobbistici.

Se le cose stanno così, l'ANMVI non ci sta doppiamente e ribadisce i contenuti del comunicato stampa: portare la questione dei farmaci veterinari su un tavolo ministeriale e discuterne anche con la categoria.
Il comunicato stampa diffuso venerdì scorso suscita prevedibili reazioni da parte dei parafarmacisti. Ma ai medici veterinari non interessa la partita in gioco fra farmacisti e parafarmacisti, ma essere coinvolti nel tema delle liberalizzazioni dei medicinali veterinari.

Un diritto all'ascolto e al coinvolgimento che come professione sanitaria direttamente coinvolta nella questione non ha bisogno di essere motivato.