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BILANCIO 2016

Bovenga (Cogeaps): ECM non comprende tutto l'aggiornamento

Bovenga (Cogeaps): ECM non comprende tutto l'aggiornamento
Elaborati dal Cogeaps i dati del triennio ECM. Pronto il Manuale nazionale per l'accreditamento dei provider.

"L'Ecm non comprende tutto l'aggiornamento del professionista sanitario, spesso ne è una parte, sia pure consistente, perché medici e soprattutto dentisti liberi professionisti si aggiornano anche con corsi che non danno crediti e quindi idealmente anche di questi si dovrebbe tener conto nel giudicare i trend".
Sergio Bovenga, Presidente del Cogeaps e Segretario della Federazione dei Medici, commenta così i dati del triennio formativo 2014-16 elaborati da Consorzio sulla formazione continua dei sanitari.

Quasi la metà dei medici e dei dentisti non ha raggiunto i 150 crediti in tre anni - Nel triennio 2014-2016 ha conseguito i crediti previsti solo il 54% dei medici. Dei 282.876 medici tenuti ad aggiornarsi 1747 non hanno ottenuto neanche un credito. Tuttavia, stante la proroga accordardata a tutto il 2017 per sanare fino al 50% del fabbisogno, " i dati consolidati potrebbero essere migliori" osserva Bovenga, che invita ad una lettura ragionata di quel 54%: si tratta, dice il Presidente del Cogeaps di "una performance soddisfacente  specie se si tiene conto del trend sempre più positivo degli ultimi dieci anni".
Più nel dettaglio:  334 mila sono quelli tra i 27 e i 67 anni, in età lavorativa, tenuti ad aggiornarsi, ma di questi solo 282 mila hanno partecipato ai corsi, e non perché gli altri 50 mila abbiano "marinato": si tratta in quest'ultimo caso di specializzandi, dottorandi ed esonerati a vario titolo".
Inoltre, spiega, "ci sono gli esonerati, c'è chi ha accumulato nel precedente triennio tanti crediti da avere l'abbuono sul fabbisogno del triennio in esame, e c'è chi ha ottenuto un bonus di 15 crediti per aver partecipato alla sperimentazione sul dossier formativo (che quest'anno dà altri 10 crediti di "sconto" per chi lo programma e 20 negli anni a venire del triennio). Ci sono poi le esenzioni, gravidanze, situazioni che contribuiscono a personalizzare il debito rispetto allo standard di 150 crediti in 3 anni».

Sanzioni e Legge Gelli-  L'Accordo Stato Regioni del 2 febbraio 2017- il più recente provvedimento in materia a 15 anni dalla nascita del sistema ECM -non prevede sanzioni a carico di quanti non conseguono i crediti ECM- "Bisogna ricordare- spiega Bovenga-  che l'obbligo di aggiornamento ha radici giuridiche e deontologiche e pertanto deve essere rispettato. Il mancato rispetto comporta non solo una violazione dei suddetti obblighi ma, soprattutto, si traduce anche in mancate opportunità. Basti pensare che la certificazione della formazione viene ormai valutata anche nelle progressioni di carriera, nella partecipazione ai concorsi, inclusi Inps e Inail, oltre ad essere un requisito indispensabile per esercitare come medico competente".
Bovenga invita inoltre a considerare " i riflessi del mancato aggiornamento nell'ambito della nuova legge sulla responsabilità professionale», che tuttavia non fa cenno alcuno alla regolarità del professionista sanitario in fatto di crediti ECM.

La deontologia- L'Ordine professionale può decidere di sanzionare in autonomia? «Nulla si può escludere- risponde Bovenga- ma un Ordine può scegliere se usare le norme deontologiche in modo 'educativo' o coercitivo, e gli Omceo hanno un ruolo importante anche nella formazione: non a caso fanno essi stessi formazione accreditata e preferiscono investire risorse economiche ed istituzionali nel favorire l'aggiornamento anziché limitarsi ad inseguire chi non fosse in regola con i crediti. Secondo me questa politica negli anni ha pagato. Rispetto a dieci anni fa i dati di adesione sono molto migliorati».
Sulla questione la Fnovi ha emanato il proprio parere nell'aprile del 2017: l'obbligo di aggiornamento professionale si intende assolto considerando anche la formazione conseguita e documentabile al di fuori del sistema ECM.

"Manuale nazionale di accreditamento per l'erogazione di eventi ECM"-  Intanto l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) apre una  consultazione pubblica sul "Manuale nazionale di accreditamento per l'erogazione di eventi ECM". Si tratta del Manuale previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 2 febbraio 2017  "La formazione continua nel settore salute", per la definizione dei requisiti minimi e standard di accreditamento dei provider e della disciplina generale sugli eventi accreditati nel sistema di Educazione Continua in Medicina.

Il Manuale è accessibile solo aderendo alla consultazione. Per inviare osservazioni sul "Manuale" alla Commissione nazionale per la formazione c'è tempo fino alla mezzanotte del 22 gennaio 2018; la consultazione avviene esclusivamente on-line, previa registrazione.
Le osservazioni non saranno vincolanti per le scelte pubbliche  e l’esito della consultazione sarà reso pubblico attraverso un rapporto di sintesi che verrà pubblicato sul sito istituzionale dell'Agenzia.