Lo rende noto la stessa Associazione delle Imprese della Salute Animale nell'ultima edizione della sua newsletter informativa, in cui si affronta il tema della specificità del farmaco veterinario.
"Il ruolo primario dell'industria farmaceutica"- si legge- è quello di fornire un armamentario medico quanto più completo e specifico possibile al veterinario il quale, dal canto suo, ha il dovere di utilizzarlo con "scienza e coscienza" in funzione del benessere animale e di conseguenza di quello dell'uomo".
Con riferimento ai prodotti i cui dossier vengono presentati per più paesi dell'UE, "sarebbe auspicabile- dichiara AISA- che l'Italia avesse tempi di valutazione e registrazione armonizzati a livello europeo per ottenere una disponibilità sul mercato uniformata con gli altri stati membri. Il nostro paese, che pur è all'avanguardia per molti aspetti legati alla farmacologia veterinaria, al momento non può purtroppo vantare una tempistica assimilabile a quella delle altre nazioni. Nell'interesse della salute animale e quindi di quella pubblica- è la conclusione- ci auguriamo che le autorità lavorino in tal senso".