Il Ministero della Salute ha diramato una nota di conferma sulle procedure di rilascio delle licenze di pubblicità sanitaria tramite posta elettronica certificata. Riuscita la sperimentazione avviata in luglio. Le aziende possono già dismettere la tradizionale procedura cartacea. La pec garantisce maggiore celerità. La Direzione Generale dei Farmaci e dei Dispositivi medici ha attivato una procedura sperimentale per il rilascio delle licenze di pubblicità sanitaria tramite posta elettronica certificata. La sperimentazione prevedeva un termine al 31 dicembre 2010, ma data la buona riuscita della stessa, il Dipartimento dell'Innovazione ha disposto oggi la conferma delle nuove procedure in alternativa al tradizionale procedimento cartaceo.
Pertanto, le ditte interessate potranno, in alternativa al tradizionale procedimento cartaceo, inviare le istanze di autorizzazione alla pubblicità sanitaria tramite pec presso dgfdm@postacert.sanita.it Anzi la nota ministeriale, invita "a prediligere la procedura in oggetto, in grado di garantire maggiore celerità nella ricezione delle istanze e nella comunicazione dei provvedimenti ministeriali".
Le ditte interessate devono scannerizzare, ai fini dell'invio tramite pec, oltre la domanda di autorizzazione e il messaggio pubblicitario da autorizzare, anche tutta la documentazione prescritta a corredo dell'istanza: attestazione originale dell'avvenuto pagamento della tariffa, documentazione attestante il marchio CE, stampati che accompagnano il prodotto (scatole, etichette, istruzioni per l'uso), marche da bollo. Il procedimento, in tal senso, rimane identico, mutando solo il canale di comunicazione tra Amministrazione e azienda.
Le marche da bollo, prima della loro scannerizzazione, dovranno essere debitamente annullate mediante indicazione- questa una novità rispetto alle disposizioni precedenti- parte su ciascuna marca e parte sul foglio, della sigla della Direzione generale dei farmacie dispositivi tredici (DGFDM). Le marche andranno conservate in vista di eventuali possibili controlli fiscali.