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DDL ETICHETTATURA, VIOLA: NON DIMENTICARE LA BSE

DDL ETICHETTATURA, VIOLA: NON DIMENTICARE LA BSE
La Camera ha approvato il DDl sull'etichettatura degli alimenti facendo proprio il testo proposto dalla Commissione Agricoltura. Soppresso l'incrocio di dati fra Anagrafe bovina e Agenzia per le erogazioni in agricoltura. Istituito il Sistema di qualità nazionale di "produzione integrata". Intervento in Aula del Collega Rodolfo Viola sulle sanzioni per i mangimi. Più trasparenza sul latte di bufala.

Mercoledì scorso, la Camera ha approvato il DDl sull'etichettatura degli alimenti facendo proprio il testo proposto dalla Commissione Agricoltura.

C'è stata discussione in Aula sulla proposta (non accolta) dell'On Delfino di sopprimere l'articolo 7 riguardante le misure sanzionatorie per la produzione e il commercio dei mangimi, misure a detta di alcuni parlamentari "di assoluta non rigidità e non coerenza". Secondo l'On Zucchi l'articolo 7 trasforma i reati, penali, in illeciti amministrativi e riduce le sanzioni. L'auspicio di norme più rigide formulato da alcuni deputati scaturisce dall'emergenza BSE. Sul punto è intervenuto l'onorevole Rodolfo Viola: "La vicenda della mucca pazza è esemplare- ha dichiarato- In Europa abbiamo buttato via una marea di risorse per rincorrere il problema. Qui lo possiamo anticipare: aboliamo, come dire, stralciamo questo articolo, perché con esso ripristiniamo la norma precedente. Non è un voler essere «giustizialisti», è semplicemente una norma di buonsenso dal punto di vista della prevenzione, e dunque un invito alla riflessione e al buonsenso, proprio perché da questo punto di vista il nostro Paese si è caratterizzato per avere le norme più rigorose e per averle fatte rispettare e perché questo ci permetterebbe poi di evitare uno spreco di risorse a valle del problema".

Soppresse le comunicazioni incrociate fra l'Anagrafe bovina e l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura. Nel testo originario si prevedeva che i dati relativi al numero dei capi di bovini da latte detenuti in stalla e ai quantitativi di latte prodotti, dovessero essere trasmessi per via telematica all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, "al fine di poter avviare controlli incrociati tra i dati in possesso dell'anagrafe nazionale bovina e quelli dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali territorialmente competenti".

È istituito il « Sistema di qualità nazionale di produzione integrata ». Il Sistema è finalizzato a garantire una qualità del prodotto finale significativamente superiore alle norme commerciali correnti in termini di sanità pubblica, salute delle piante e degli animali, benessere degli animali e tutela ambientale. Il Sistema assicura che le attività agricole e zootecniche siano esercitate in conformità a norme tecniche di "produzione integrata". Per "produzione integrata" si intende il sistema di produzione agroalimentare che utilizza tutti i mezzi produttivi e di ddifesa dalle avversità delle produzioni agricole, volti a ridurre al minimo l'uso delle sostanze chimiche di sintesi e a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei princìpi ecologici, economici e tossicologici. I requisiti e le norme tecniche che contraddistinguono la produzione integrata, sono definiti con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. I prodotti conformi al Sistema possono essere contraddistinti da uno specifico segno distintivo.

Disposizioni per il latte di bufala - Gli allevatori bufalini sono obbligati ad adottare strumenti per la rilevazione, certa e verificabile, della quantità di latte prodotto giornalmente da ciascun animale, secondo le modalità disposte con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentite le Regioni interessate.

 

Allegati
pdf IL TESTO DEL DDL ETICHETTATURA.pdf