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TOMASSINI: CONDIVIDO ESCLUSIONE DAL REDDITOMETRO

TOMASSINI: CONDIVIDO ESCLUSIONE DAL REDDITOMETRO
"La richiesta rivolta dall'ANMVI ai Ministri Giulio Tremonti, Giancarlo Galan ed al Sottosegretario Francesca Martini, di riconsiderare ai fini fiscali il possesso di un equide, paragonato ora nel "redditometro" ad un bene di lusso, è certamente condivisibile". Intervento del Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Antonio Tomassini.

"La richiesta rivolta dall'ANMVI ai Ministri Giulio Tremonti, Giancarlo Galan ed al Sottosegretario Francesca Martini, di riconsiderare ai fini fiscali il possesso di un equide, paragonato ora nel "redditometro" ad un bene di lusso, è certamente condivisibile". Così il Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Antonio Tomassini, in una nota indirizzata oggi all'ANMVI e alla SIVE.

"Il cavallo - scrive il Senatore- oggi è ormai a tutti gli effetti un animale da compagnia e come tale il suo possesso non può essere penalizzato considerandolo un indicatore di reddito che porterebbe la capacità contributiva del proprietario decisamente superiore a quella dichiarata. Pensare che oggi questo animale possa essere un bene di lusso significa essere fermi ad una visione superata senza rendersi conto dell'evoluzione che negli ultimi anni ha avuto il rapporto uomo-cavallo. Da tempo la trasformazione della nostra cultura popolare, sempre più attenta alla salute ed al benessere degli animali, ha cambiato radicalmente anche il rapporto con il cavallo a cui sono ora riconosciuti ruoli ed attenzioni, pure a livello normativo, che fanno diventare spesso impegnativa la sua detenzione per i proprietari".

"Giustamente l'ANMVI sottolinea varie situazioni e condizioni che rendono veramente stridente il riferimento a questo animale come indicatore di reddito. Basti pensare al suo utilizzo nell'ippoterapia o al suo mantenimento, anche per anni, a fine carriera o perché affetto da patologie mediche".

"Credo pertanto che un ripensamento da parte del Ministero delle Finanze per valutare l'esclusione del cavallo dal "redditometro" sia giusto e doveroso e che le richieste sollecitate dall'ANMVI meritino una attenta considerazione anche nei riferimenti all'utilizzo dell'anagrafe equina per le indagini fiscali e la grave crisi che sta attraversando il settore che avrebbe bisogno certamente di sostegni più che di azioni che lo penalizzano fortemente".

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