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ANMVI: CAMBIARE TEST DI ACCESSO INSIEME AI VETERINARI

ANMVI: CAMBIARE TEST DI ACCESSO INSIEME AI VETERINARI
L'ANMVI chiede al tavolo ministeriale sui corsi di laurea in medicina veterinaria di studiare nuovi contenuti per le prove di accesso insieme alla professione. Mantenere l'oggettività del test ma dare contenuti motivanti e responsabilizzanti alle prove. Oggi il test non seleziona studenti adatti ad intraprendere gli studi per diventare Medico Veterinario. Quali le motivazioni dei 9.400 aspiranti veterinari? L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) condivide le parole del Ministro Maria Stella Gelmini e come lei si dichiara contraria all'abolizione del test d'ingresso alle facoltà a numero chiuso, fra le quali rientra Medicina veterinaria. Per questo l'Associazione ha chiesto al tavolo ministeriale per la programmazione ai corsi di laurea in medicina veterinaria di studiare nuovi contenuti per le prove di accesso con la collaborazione della professione.

L'oggettività della selezione è un valore da difendere che non verrebbe garantito da altre forme di selezione come ad esempio i colloqui. E' tuttavia necessario secondo l'Associazione cambiare radicalmente l'approccio selettivo dei test e considerare l'esperienza curricolare dei ragazzi in base alla scuola superiore di provenienza, al rendimento scolastico del triennio e all'esito della maturità. Non è semplice, ma oggi nei test c'è troppo nozionismo da Settimana Enigmistica oppure si chiede ai ragazzi di rispondere ai quiz come fossero già dei medici veterinari.

Inoltre, secondo l'ANMVI, sarebbe opportuno introdurre verifiche di tipo attitudinale e motivazionale: troppe volte i ragazzi affrontano la medicina veterinaria sulla base di un generico sentimento animalista, senza conoscere cosa voglia realmente dire esercitare una professione medica e quali siano le responsabilità insite in una laurea che contribuisce a formare il corpus intellettuale e professionale di un Paese. L'accesso deve avvenire su base motivante e responsabilizzante.

La stragrande maggioranza degli iscritti ai Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria si orienta verso il settore degli animali da compagnia trascurando tutti gli altri sbocchi professionali, in particolare quello degli animali da reddito e della sicurezza alimentare, con la conseguenza che sul mercato del lavoro vi sono migliaia di Medici Veterinari disoccupati o sottoccupati mentre per alcuni settori sono introvabili.

Se questa situazione non sarà rivista al più presto contenendo il numero annuo di possibili iscritti e cambiando radicalmente il sistema di selezione, l'ANMVI avverte: "Ci troveremo da un lato sempre più giovani veterinari disoccupati nel settore degli animali da compagnia e dall'altro la necessità di importare da altri paesi, soprattutto dell'Est Europa, veterinari per il settore degli animali da reddito e per tutto il settore zootecnico. La nostra filiera agroalimentare per poter garantire i livelli di qualità delle nostre produzioni che ci permettono di esportarle in tutto il mondo, necessita di Medici Veterinari molto preparati e questi incominciano a mancare. Per questo è sempre più urgente una revisione del sistema.

FACOLTA' A NUMERO CHIUSO, CAMBIERANNO I TEST D'INGRESSO