L'atto di proroga rileva infatti, "la necessita' di ribadire che l'identificazione e la registrazione della popolazione canina devono avvenire in maniera contestuale, con modalita' uniformi in tutte le Regioni e Province Autonome, allo scopo di registrare gli animali in questione e consentendo, in tal modo, un controllo adeguato e una gestione efficace".
L'obiettivo atteso della capillare identificazione e contestuale registrazione in banca dati, così come quello di una armonizzazione delle procedure informatizzate non risultano ancora compiutamente raggiunti da Regioni e Banche dati che operano ancora con modalità farraginose e difformi e che non consentono una piena partecipazione al sistema da parte dei medici veterinari liberi professionisti; ciò malgrado le iniziative territoriali abbiano dimostrato il successo di quelle campagne di identificazione che si sono ampiamente avvalse delle strutture veterinarie private.
Un efficace monitoraggio della popolazione canina, attraverso l'identificazione dei cani e la loro iscrizione all'anagrafe regionale è considerato una "necessità" da parte del Ministero della Salute che intende in questo modo "arginare il fenomeno dell'abbandono dei cani e del randagismo" e prevenire "i rischi per la salute e l'incolumita' pubblica conseguenti al randagismo, quali il diffondersi di malattie infettive, l'incremento degli incidenti stradali e le aggressioni da parte di cani rinselvatichiti".
L'Ordinanza 21 luglio 2010 Proroga dell'ordinanza 6 agosto 2008 recante misure urgenti per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina è stata pubblicata sulla GU n. 199 del 26-8-2010.
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