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CONFPROFESSIONI, INGRESSO UFFICIALE NEL CNEL

CONFPROFESSIONI, INGRESSO UFFICIALE NEL CNEL
Il Consiglio dei ministri ha nominato Gaetano Stella tra i componenti del CNEL, in rappresentanza dei liberi professionisti. I mesi estivi sono stati segnati da importanti traguardi per Confprofessioni e per il contratto collettivo nazionale dei dipendenti degli studi professionali: siglata l'intesa sulla bilateralità e tutelata la previdenza integrativa.

I mesi estivi sono stati segnati da importanti traguardi per Confprofessioni e per il contratto collettivo nazionale dei dipendenti degli studi professionali: siglata l'intesa sulla bilateralità e tutelata la previdenza integrativa.


Il presidente della Confprofessioni, Gaetano Stella, è stato nominato tra i componenti del Cnel per il quinquennio 2010-2015, in rappresentanza dei liberi professionisti. La nomina del presidente della Confederazione delle libere professioni è stata confermata dal Consiglio dei Ministri, nella seduta del 22 luglio 2010, che ha deliberato i nuovi componenti del Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro per la consiliatura del prossimo quinquennio, riconfermando nella carica di presidente il professor Antonio Marzano.


"L'ingresso ufficiale di Confprofessioni nel Cnel è un momento storico per il comparto delle libere professioni" ha dichiarato Stella. "Mai fino a oggi un organismo che rappresenta la quasi totalità del sistema professionale in ogni angolo del Paese ha avuto l'onore e l'onere di portare all'attenzione di uno dei più alti organi costituzionali dello Stato le istanze e le peculiarità di un settore economico e sociale che vale il 12.5% del Pil. La nomina - ha aggiunto il neo consigliere Cnel - rappresenta anche un pieno riconoscimento all'attività della Confederazione sempre più aderente alle esigenze dei liberi professionisti e tesa a valorizzare e promuovere ruoli e funzioni di un comparto nevralgico per la crescita economica del Paese".


CCNL di lavoro dei dipendenti dei professionisti
Come già avvenuto per il terziario anche il settore degli studi professionali è coinvolto da un processo di ammodernamento del sistema di relazione sindacali. Le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil e le associazioni datoriali Confprofessioni, Confedertecnica e Cipa hanno siglato, a fine luglio, l'accordo sulla governance delle relazioni sindacali e del sistema bilaterale degli studi professionali e delle aziende collegate, settore che in Italia occupa circa un milione di lavoratori soprattutto donne.


Nel merito l'accordo definisce la funzionalità degli enti della bilateralità costituiti a livello nazionale (Cadiprof, Ebipro e Fondoprofessioni) oltre a delineare i compiti della Commissione Paritetica Nazionale che dovrà curare la revisione degli statuti e
definire i regolamenti degli enti bilaterali adeguandoli alle nuove esigenze previste dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro, nonché ridefinire i compiti, le funzioni ed i regolamenti degli enti bilaterali territoriali di prossima costituzione.
L'intesa inoltre assegna alla Commissione Paritetica Nazionale una funzione di controllo sul sistema della bilateralità e di risoluzione delle eventuali controversie rispetto la corretta applicazione del contratto nazionale di lavoro. L'intesa sottoscritta sarà parte integrante del rinnovo del contratto nazionale in fase di definizione.


PREVIPROF entra in FON.TE
Previprof, il fondo pensione complementare per i dipendenti degli studi professionali, confluisce in Fon.Te, il fondo previdenziale delle aziende del terziario che fa capo a Confcommercio, senza intaccare le quote finora versate dagli iscritti e il loro patrimonio. Il 22 luglio scorso a Roma, Confcommercio ha siglato l'accordo con Confprofessioni, Confedertecnica e Cipa, e con i rappresentanti sindacali del comparto, per il passaggio di Previprof in Fon.Te. L'intesa prevede che i lavoratori iscritti a Previprof, che fruiscono delle prestazioni in forma pensionistica, con ogni garanzia e soluzione di continuità, potranno confluire automaticamente nel Fondo Fon.Te con intestazione diretta della copertura assicurativa. Inoltre, gli iscritti che non hanno ancora maturato i requisiti per il pensionamento, potranno optare tra il riscatto della posizione individuale, il trasferimento ad un altro fondo o accettare la confluenza in Fon.Te. Infine, a partire dal 1 ottobre 2010 i dipendenti degli studi professionali che vorranno aderire a forme pensionistiche complementare saranno inseriti automaticamente negli elenchi del fondo Fon.Te, con le condizioni previste dal proprio Ccnl. L'accordo verrà presentato alla Covip, la commissione di vigilanza dei fondi pensione complementari, entro il 15 settembre prossimo in vista di un incontro ufficiale per illustrare all'organo di vigilanza il percorso operativo dell'aggregazione.


Nonostante le ottime performance di gestione delle somme versate dai 978 iscritti al fondo (nel 2009 il "comparto garantito" ha assicurato un rendimento annuo del 6,54%, mentre il "comparto bilanciato" ha reso il 7,03% annuo) il passaggio di Previprof in Fon.te si è reso necessario in seguito ai rilievi della Covip, che nel 2009 aveva avviato un provvedimento di decadenza dell'autorizzazione a Previprof in seguito al mancato raggiungimento della quota di 5 mila iscritti.

Dal 23 agosto la sede di Confprofessioni Nazionale si è trasferita in Viale America 111, mantenendo gli stessi recapiti telefonici. 

IL SINDACALISTA DELLE PROFESSIONI, INTERVISTA A G. STELLA