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PROFESSIONI, SILIQUINI: SI TORNI ALLE TARIFFE

PROFESSIONI, SILIQUINI: SI TORNI ALLE TARIFFE
"Rimettiamo in discussione l'abolizione dei minimi tariffari perché non consoni al rapporto tra clienti e professionisti. E' in gioco la qualità della prestazione". L'On Maria Grazia Siliquini, relatrice in Commissione Giustizia alla Camera per la riforma delle professioni è contraria alle liberalizzazioni e alle tesi dell'Antitrust. Oggi parte l'indagine conoscitiva. Si apre formalmente oggi l'indagine conoscitiva sulle professioni chiesta dalle Commissioni Giustizia e Attività Produttive della Camera. L'obiettivo dell'indagine è quello di sintetizzare in un unico testo le sette proposte di legge già presentate. La relatrice in Commissione Giustizia, On Maria Grazia Siliquini, prefigura importanti modifiche all'impianto liberalizzatore portato dal decreto Bersani, in particolare il ripristino delle tariffe minime vincolanti.

Il ritorno alle tariffe minime inderogabili, una battaglia che gli avvocati stanno già portando avanti con l'appoggio del Ministro Alfano, non sarebbe solo una scelta politica: "La Cassazione- dice l'On Siliquini- ha stabilito che i minimi tariffari sono validi se fissati dal ministero della Giustizia e non dai privati. La possibilità di tariffe minime è stata confermata anche dalla Corte di Giustizia UE. Rimettiamo in discussione l'abolizione dei minimi tariffari perché non consoni al rapporto tra clienti e professionisti. E' in gioco la qualità della prestazione".

Quanto all'Antitrust, la proposta di legge dell'On Siliquini si basa sul presupposto che " la posizione dell'Autorita` antitrust italiana non solo e` errata, travisando o perfino ignorando talune direttive europee (e, in particolare, la « direttiva Zappala` »), ma e` anche dannosa e pericolosa rispetto ai propri obiettivi istituzionali" .

La concorrenza, secondo la parlamentare torinese, "non e` un bene assoluto, e ha le sue patologie, che l'ordinamento deve prevenire. Per le professioni intellettuali, quindi, il cui oggetto investe in genere beni primari o perfino costituzionalmente protetti, come la liberta` o la salute, il « pubblico interesse » da porre a garanzia dei cittadini e` che la concorrenza in ambito professionale si svolga tra soggetti all'altezza del compito loro richiesto; percio` prima vanno garantiti la formazione obbligatoria, la qualita` e l'aggiornamento permanente, poi viene il mercato".

Fra gli altri punti previsti dai progetti di riforma: le società tra professionisti, agevolazioni fiscali ed economiche per affrontare la crisi, distinzione tra imprese e professionisti che diventano parte sociale.