Il ritorno alle tariffe minime inderogabili, una battaglia che gli avvocati stanno già portando avanti con l'appoggio del Ministro Alfano, non sarebbe solo una scelta politica: "La Cassazione- dice l'On Siliquini- ha stabilito che i minimi tariffari sono validi se fissati dal ministero della Giustizia e non dai privati. La possibilità di tariffe minime è stata confermata anche dalla Corte di Giustizia UE. Rimettiamo in discussione l'abolizione dei minimi tariffari perché non consoni al rapporto tra clienti e professionisti. E' in gioco la qualità della prestazione".
Quanto all'Antitrust, la proposta di legge dell'On Siliquini si basa sul presupposto che " la posizione dell'Autorita` antitrust italiana non solo e` errata, travisando o perfino ignorando talune direttive europee (e, in particolare, la « direttiva Zappala` »), ma e` anche dannosa e pericolosa rispetto ai propri obiettivi istituzionali" .
La concorrenza, secondo la parlamentare torinese, "non e` un bene assoluto, e ha le sue patologie, che l'ordinamento deve prevenire. Per le professioni intellettuali, quindi, il cui oggetto investe in genere beni primari o perfino costituzionalmente protetti, come la liberta` o la salute, il « pubblico interesse » da porre a garanzia dei cittadini e` che la concorrenza in ambito professionale si svolga tra soggetti all'altezza del compito loro richiesto; percio` prima vanno garantiti la formazione obbligatoria, la qualita` e l'aggiornamento permanente, poi viene il mercato".
Fra gli altri punti previsti dai progetti di riforma: le società tra professionisti, agevolazioni fiscali ed economiche per affrontare la crisi, distinzione tra imprese e professionisti che diventano parte sociale.