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CERTIFICAZIONE, CSQA: ESORDIO POSITIVO PER I VETERINARI

CERTIFICAZIONE, CSQA: ESORDIO POSITIVO PER I VETERINARI
L'esordio della veterinaria nella certificazione di qualità è "positivo", secondo Pietro Bonato, direttore di CSQA, l'ente nazionale di certificazione che ha riconosciuto il disciplinare delle Buone Pratiche Veterinarie messo a punto dall'Anmvi. Certificarsi conviene proprio in tempo di crisi. Con le prime strutture veterinarie certificate tocchiamo con mano un traguardo inseguito in almeno due anni di tempo e di impegno. L'esordio della veterinaria nella certificazione di qualità è "positivo", secondo Pietro Bonato, direttore di CSQA, l'ente nazionale di certificazione che ha riconosciuto il disciplinare delle Buone Pratiche Veterinarie messo a punto dall'Anmvi.

E il risultato è positivo, secondo Bonato, "non solo perché siamo coinvolti come ente di certificazione, ma anche perché questo progetto è nato dal mondo dei servizi, che rappresenta a mio parere la nuova frontiera della certificazione. Infatti è sempre più diffusa oggi nel cittadino "consumatore" la ricerca di trasparenza, di una comunicazione basata sulla competenza garantita (cioè certificata), e non su slogan commerciali autocelebrativi. In questo senso la certificazione da parte di un ente terzo risponde a questa esigenza di serietà che in ultima analisi va ad incidere sulla qualità della vita di tutti. Nel caso specifico poi, questo progetto ha il pregio di rispondere ad uno dei temi sensibili della società odierna: la cura degli animali ed il loro benessere.

Quella delle BPV è una certificazione basata su una norma squisitamente veterinaria, elaborata dalla categoria stessa. "Ci abbiamo creduto proprio per questo- prosegue Bonato in una intervista rilasciata all'Anmvi per Professione Veterinaria- Le certificazioni di servizio - aggiunge- corrono talvolta il rischio di essere generiche e quindi fini a se stesse, se non si basano su aspetti tecnici riconosciuti. Questo progetto invece è molto concreto, offre valore aggiunto sia allo studio veterinario, che al cliente. Ed è soprattutto a quest'ultimo che si rivolge la certificazione: una forma di comunicazione basata su fatti e certezze in grado di creare fiducia e fidelizzazione.

Certificarsi durante un fase di crisi conviene? "In generale è vero che in tempi di crisi le aziende, gli imprenditori o i professionisti cercano di innovare la loro attività, o i loro prodotti per rimanere concorrenziali. La certificazione - conclude il Direttore di CSQA- rappresenta in questo senso un efficace strumento al servizio dell'innovazione e della comunicazione. E' fondamentale che la certificazione sia comunicata correttamente, anche perché, ritengo che il rapporto tra cliente e medico veterinario sia un rapporto di fiducia che va oltre la prestazione tecnica . Lo standard BPV aiuta proprio a comunicare meglio ed in modo più trasparente la qualità del servizio offerto, in modo che il cliente possa conoscerlo anticipatamente e possa poi valutarlo rispetto alle attese".