Ordinanza cani pericolosi, Leavet e IVA. Questi i temi di stretta attualità veterinaria affrontati dall'Anmvi e dal Sottosegretario Francesca Martini nel corso di un incontro al Ministero. Il Sottosegretario Francesca Martini ha ricevuto mercoledì scorso i rappresentanti dell'ANMVI (Carlo Scotti, Presidente Senior dell'Associazione e Antonio Manfredi, Direttore) dedicando loro tempo ed attenzione, dimostrando ancora una volta la grande disponibilità che ha sempre espresso verso il mondo veterinario.
Numerosi i punti all'ordine del giorno, fra cui l'Ordinanza sui "cani pericolosi", sulla quale l'ANMVI si era già espressa globalmente in modo favorevole, soprattutto per la centralità del Medico Veterinario e l'eliminazione della lista delle razze a rischio, è stata valutata per alcuni risvolti applicativi.
Altro punto all'odg, il Progetto Leavet che dovrebbe permettere al mondo professionale privato di svolgere attività di assistenza sanitaria in convenzione con le istituzioni pubbliche, sia in ambito di randagismo sia di assistenza agli animali di proprietà di famiglie indigenti, progetto che l'ANMVI sostiene da tempo, ha trovato piena condivisione da parte del Sottosegretario con l'impegno di arrivare al più presto ad un testo definito con la collaborazione del Ministero e che consideri tutti gli aspetti di possibile intervento per garantire a tutti gli animali un minimo di assistenza sanitaria, anche considerando la possibilità di utilizzo di formule assicurative.
Sull'IVA applicata alle prestazioni veterinarie ed al petfood, da portare al 10% come richiesto da anni dall'ANMVI, il Sottosegretario Martini ha ricordato che questo impegno, già dichiarato all'Associazione in occasione del suo Congresso nazionale, è per lei prioritario: se si vuole arrivare a garantire a tutti gli animali un livello accettabile di benessere è logico che le prestazioni veterinarie e una corretta alimentazione non possano essere penalizzati da un'aliquota IVA da beni di lusso.