"Non possiamo rinunciare ad una delle eccellenze del Paese". Il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia commenta le proteste e le manifestazioni in corso. Occupata anche una stanza del Mipaaf. Anche i veterinari alla manifestazione di domani. Abbiamo la massima attenzione nei confronti di questo settore e cercheremo di trovare una soluzione per rilanciare un comparto che da sempre ha una grande storia e una grande tradizione. Con queste parole il ministro Luca Zaia commenta le proteste di alcuni rappresentanti del settore ippico che hanno occupato anche una stanza del Mipaaf.
"L'ippica è un comparto in grande sofferenza, ma rinunciare a questo settore significa rinunciare a una delle eccellenze di questo Paese. L'ippica è un comparto unico nel suo genere, che non è solo cavalli che corrono, ma è turismo, spettacolo e visibilità a livello internazionale. Quando si parla di ippica è come parlare di Parmigiano Reggiano, Mozzarella di Bufala, Dieta mediterranea quindi di made in Italy". Dopo lo stop delle corse e le proteste in corso, una manifestazione degli addetti è prevista per domani a Roma. In segno di solidarietà è prevista anche la partecipazione di medici veterinari. In tal senso, la SIVE aveva diffuso un comunicato in cui esprimeva preoccupazione per il fermo delle gare.
"Oggi l'ippica è in grande difficoltà, spiega Zaia, i rappresentanti che oggi hanno occupato il ministero esprimono una disperazione reale e palpabile e manifestano il disagio di 50.000 addetti che nel nostro Paese lavorano in questo comparto."
"L'ippica attraversa una crisi che hanno vissuto i francesi a inizio anni '90. È un comparto che deve essere assolutamente ristrutturato e per farlo mi attribuisco l'onere e l'onore di aver proposto concetti innovativi per quel che riguarda le soluzioni alla crisi dell'ippica italiana. Questo settore ha bisogno di una visione generale dei conti e di un piano industriale per ripartire, continua il Ministro, dobbiamo ambire a un sistema che funzioni come quello francese. In Francia il gettito delle scommesse è di 6 miliardi di euro, in Italia è di 2,4 miliardi; il prelievo fiscale in Francia è del 12%, mentre, nel nostro Paese del 4,5%. In Francia si guadagna, si da di più allo Stato e l'ippica è sana, in Italia accade esattamente l'opposto."
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In riferimento all'Unire il ministro Zaia afferma che "abbiamo proposto per questa società una due diligence: la radiografia e l'analisi attenta e precisa dei conti, che consentirà di far chiarezza sui numeri del settore. L'obiettivo è capire con precisione lo stato di salute dei bilanci e le risorse a disposizione, per poi partire con il piano di rilancio."