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I PRECARI SCRIVONO AL MINISTRO DELLA SALUTE

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Gentile Ministro, i veterinari precari del suo Dicastero Le scrivono in seguito alle confortanti dichiarazioni a sua firma, riportate dal notiziario @nmviOggi in data 26-9-2007”. I medici veterinari in forza presso le sedi centrali e periferiche del Ministero della Salute con contratti a tempo determinato hanno scritto al Ministro Livia Turco “preoccupati perchè, purtroppo, almeno per ora nel Ddl finanziaria 2008 non è comparso alcun articolo riguardante la nostra stabilizzazione e sembra che, negli intenti politici, tale obbiettivo sia totalmente ed inspiegabilmente scomparso” . Nella nota, inviata anche ai Sottosegretari di Stato alla Salute, i Colleghi ricordano, “ con rammarico e perplessità”, che la maggior parte di loro ha lavorato con contratti atipici di vario genere da più di dieci anni, alcuni da venti e che, nel tempo, “tanti sono stati gli impegni dei colleghi per ottenere un riconoscimento ed un equo contratto da parte dell’Amministrazione, a fronte di responsabilità dirette e di un impegno costante in prima linea nel controllo e nelle tutela della salute pubblica, sanità e benessere animale”. In questi lunghi anni- prosegue la nota recapita par conoscenza all’ANMVI ieri- le emergenze e le problematiche sanitarie non sono mai mancate nel settore veterinario. E’ dello scorso settembre il documento FAO “Produzione industriale zootecnica e rischi globali per la salute” dove si afferma che “nel futuro, il rischio di trasmissione delle malattie dagli animali all’uomo aumenterà a causa della crescita della popolazione, sia umana che animale, dei cambiamenti dinamici nella produzione zootecnica, della nascita di reti agroalimentari su scala mondiale, e del notevole incremento della mobilità di persone e di beni” e che “si dovrebbe investire in modo adeguato per innalzare il livello di biosicurezza e migliorare il sistema di monitoraggio delle malattie, a salvaguardia della salute pubblica”. Noi veterinari del Ministero- aggiungono i Colleghi- , deputati anche ai controlli sugli animali vivi e prodotti che si spostano nella Comunità Europea e provenienti dai Paesi Terzi, abbiamo ben presente il concetto sopra esposto, di come cioè, nel tempo, le emergenze sanitarie siano in continuo aumento”. E’ un dato di fatto che i precari Veterinari attualmente in servizio presso il Ministero della Salute rappresentano oltre il 50% di tutto il personale sanitario in servizio, e dunque sono in gran parte responsabili della tutela della salute pubblica nel nostro Paese. Abbiamo sempre svolto i nostri compiti con responsabilità e senso del dovere - concludono - anche a fronte dei gravi disagi subiti (continua incertezza per il futuro, ritardi cronici nella corresponsione degli stipendi, ecc.) e questo sicuramente non contribuisce alla stabilità ed efficienza del sistema.Ora sinceramente siamo stanchi: stanchi di continue promesse, stanchi di sentirci come obbiettivo prioritario di tutte le campagne elettorali e di tanti discorsi alla ricerca di consensi, per poi vedere con l’ennesima finanziaria, sfumate, senza capirne i reali motivi, tutte le confortanti dimostrazioni di attenzione.