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CATANZARO, SCOTTI: SENTENZA STORICA

“La sentenza del TAR del Lazio contro Catanzaro è una sentenza storica”. Questo il commento a caldo del Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti, dopo la bocciatura da parte del Tribunale Amministrativo del decreto ministeriale 3 settembre 2003. Secondo il Presidente dell’Associazione, che aveva presentato ricorso difesa e rappresentata dal proprio legale, Avv. Maria Teresa Semeraro, la sentenza è “molto importante sotto molteplici profili, ma sono almeno due i punti da sottolineare: innanzitutto, per la prima volta l’istituzione accademica viene raggiunta da un segnale tanto forte, che ci auguriamo rappresenti un precedente giuridicamente rilevante; in secondo luogo, con questa sentenza viene legittimata l’ANMVI ad agire in giudizio in nome e per conto della Categoria”. Il TAR ha infatti scritto che :” il principio costituzionale di favore per il pluralismo sociale e di tutela dei singoli anche nelle formazioni sociali in cui si svolge la loro personalità implica che le associazioni di categoria hanno titolo ad agire in sede giurisdizionale per tutelare sia posizioni soggettive proprie, sia interessi del gruppo del quale costituiscono stabile centro di riferimento (CdS, V, 12 agosto 1998, n. 1261); - la definizione statutaria degli scopi di un’associazione di categoria professionale costituiscono elemento fondante della legittimazione ad agire in giudizio, sicché l’associazione risulta legittimata a impugnare gli atti amministrativi suscettibili di ledere l’interesse collettivo statutariamente tutelato (CdS, VI, 14 luglio 1999, n. 943). Orbene, in applicazione dei riportati principi, non può dubitarsi del fatto che nella situazione all’esame la legitimatio ad causam trovi fondamento nella norma statutaria (art. 3) che enumera gli scopi dell’Associazione ricorrente (“L’A.N.M.V.I. si propone di promuovere tutte le iniziative a livello locale, nazionale e internazionale atte a favorire e tutelare la considerazione pubblica della professione veterinaria italiana, tutelare l’immagine, la dignità e gli interessi del medico veterinario e di tutta la categoria veterinaria nelle sue varie espressioni professionali, anche nei confronti di altre categorie professionali, attuando le iniziative più opportune, in conformità con le leggi vigenti, per il conseguimento dei fini statutari, compresa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi della categoria”).