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RIFORMA DOP- IGP E SICUREZZA ALIMENTARE

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E' pronto il progetto di riforma della normativa europea che regolamenta le denominazioni di origine (Dop), le indicazioni geografiche (Igp) e le specialita' tradizionali garantite (Stg) in Europa e di cui l'Italia detiene il primato con 155 alimenti protetti contro imitazioni e falsi. Il progetto giungera' per approvazione definitiva sul tavolo del Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue lunedi' 20 marzo, dopo che il Parlamento europeo si sara' pronunciato sulla delicata normativa, dopodomani a Strasburgo. I tempi di attuazione sono brevissimi in quanto il tutto entrera' in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione del nuovo regolamento sulla Gazzetta ufficiale dell'Ue. Insomma, si e' realizzata a tappe forzate una riforma, che deve ancora ottenere l'imprimatur del Consiglio Ue, in cui l'Italia ha giocato un ruolo di primo piano per evitare che venisse abbassato il livello di tutela delle denominazioni e indicazione geografiche protette. Ma anche, che venisse annacquato il modello europeo di produzione agroalimentare basato sulla qualita' e l'origine territoriale dei prodotti. Il confronto, fino ad oggi a livello dei responsabili tecnici dei 25 stati membri, e' stato estremamente serrato: da un lato c'era la preoccupazione di Bruxelles di rispettare i termini del panel di arbitraggio alla Wto e l'obiettivo di snellire le procedure Ue; dall'altra l'esigenza degli stati membri - ed in particolare dall'Italia - di limitare i cambiamenti a quelli imposti dalla Wto evitando di creare un nuovo sistema che potrebbe non essere coerente con gli obiettivi di qualita'. Questi i punti principali ottenuti nel negoziato su richiesta dei servizi del ministero delle politiche agricole: - CONTROLLI - Lo stato membro viene svincolato dall'obbligo di individuare delle autorita' di riferimento per i controlli relativi alla sicurezza alimentare. Quest'ultimi hanno vita propria in quanto ogni alimento e' assoggettato a disposizioni di sicurezza alimentare e igienico-sanitarie. L'Italia puo' mantenere la propria suddivisione degli organi di controllo che rischiava di essere persa con la proposta di unificarli. - DOCUMENTO UNICO DOMANDE REGISTRAZIONE - L'Italia ha segnalato l'insufficienza dei requisiti richiesti. Quelli introdotti dalla Commissione Ue sono quindi stati definiti come il livello minimo per le domande di registrazione. - NOME PAESE NELL'INDICAZIONE - Per evitare di generalizzare l'uso del nome di uno stato membro, un'indicazione puo' essere costituita dal nome del paese solo in casi necessari. - TERMINE VERIFICA VALIDITA' DOMANDA - Ci sara' un termine di 12 mesi entro cui la Commissione Ue ne verifica la validita'. - LIMITAZIONI CASI OPPOSIZIONE - L'opposizione ad una registrazione sara' limitata al caso in cui essa danneggi una denominazione esistenze. - ACCREDITAMENTO ORGANISMI CERTIFICAZIONE - Potra' essere fatto entro il primo maggio 2010 invece del primo maggio 2009. - RICHIESTA CANCELLAZIONE DOP O IGP - Ogni persona fisica e giuridica legittimamente interessata potra' ora chiedere l'annullamento della registrazione giustificandone la richiesta. - PROCESSO DECISIONALE - La Commissione Ue esaminera' su richiesta dell'Italia la recente sentenza della Corte di giustizia dell'Ue in base alla quale, quando si tratta di attuare nell'Ue aspetti che non sono gia' stati definiti chiaramente si deve decidere via la procedura di regolamentazione (come e' attualmente) e non di gestione (come avrebbe voluto introdurre Bruxelles). (ANSA).