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H5N1, CCM: VACCINO UNGHERIA NON RISOLVE

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Un vaccino per l'uomo contro la forma attuale del virus H5N1 dell'influenza aviaria. E' stato messo a punto in Ungheria e l'annuncio e' arrivato ieri per bocca del premier Ferenc Gyurcsany. Il vaccino e' dunque in grado di immunizzare l'uomo contro il virus H5N1 che e' attualmente in circolazione. Ma la comunita' scientifica invita alla prudenza: non si tratta della soluzione ad un eventuale rischio pandemia, avvertono gli esperti, poiche' il vaccino 'decisivo' potra' essere formulato solo se e quando comparira' il virus pandemico, ovvero quello in grado di innescare il contagio da uomo a uomo. - PREMIER UNGHERIA, AL VIA PRODUZIONE VACCINO CONTRO H5N1 ''Se il virus dovesse mutare, non dovremo sperimentare una nuova tecnologia ma saremo in grado di fabbricare un vaccino efficace nel giro di otto settimane'', ha affermato Gyurcsany annunciando oggi che l'Istituto farmaceutico nazionale (Ogyi) ha dato il via libera alla commercializzazione del vaccino anti-H5N1 in Ungheria e che questo sara' disponibile dalla fine del mese. Il vaccino viene prodotto nello stabilimento della ditta Omninvest, a Pilisborosjenoe, 40 chilometri da Budapest. La produzione si svolge ormai a pieno ritmo e la commercializzazione del prodotto comincera' alla fine di questo mese, ha precisato il ministro sottolineando che Omninvest e' riuscita ad elaborare una tecnologia speciale per la produzione su larga scala. Questo vaccino, ha spiegato il premier, ''serve per impedire la malattia nell' uomo in caso di contatto con animali malati; in Ungheria saranno vaccinate circa 20.000 persone: veterinari, produttori di pollame ed altri soggetti''. La ditta Omninvest ha ricevuto un credito speciale di due miliardi di fiorini (otto milioni di euro) per la produzione in serie, e il 14% del fatturato della commercializzazione andra' allo stato. Il direttore del laboratorio Omninvest, Ferenc Zimonyi, ha inoltre precisato che circa 100 persone sono occupate attualmente e che molti paesi esteri si sono rivolti gia' all'azienda per acquistare o il prodotto o la tecnologia per la sua produzione. - MA ESPERTI PRECISANO, NON E' LA SOLUZIONE Il vaccino messo a punto in Ungheria ''rappresenta un contributo importante, ma non e' sicuramente la soluzione in vista di un rischio pandemia''. E' questo il commento del direttore del Centro per il controllo delle malattie del ministero della Salute italiano, Donato Greco. Quello ungherese, ha sottolineato l'esperto, non e' il primo vaccino messo a punto contro il virus H5N1 e ne esistono in circolazione almeno altri quattro. In altri termini, secondo Greco, si tratta di "un nuovo benefico contributo alla necessaria preparazione in vista di una eventuale pandemia, ma va precisato che questo non e' un vaccino contro la pandemia, per la semplice ragione - ha detto Greco - che il virus pandemico, ovvero quello in grado di innescare il contagio da uomo a uomo, ancora non esiste". Il vaccino 'decisivo', dunque, potra' essere messo a punto, ha ribadito Greco, soltanto se e quando sara' isolato il virus pandemico per l'uomo. - VIRUS CONTINUA A DIFFONDERSI, NUOVI FOCOLAI Intanto, il virus H5N1 continua a diffondersi facendo registrare nuovi focolai in varie regioni. In Romania, sono 44 i focolai ad oggi identificati, l'ultimo dei quali nel villaggio di Dunarea nella regione sud-orientale di Costanza: Dunarea e' da oggi in quarantena e tutti i 5.000 volatili di allevamento presenti nella zona saranno abbattuti. E' allarme anche in Azerbaigian, dove le analisi hanno confermato che l'influenza aviaria e' all'origine della morte di tre persone nel corso delle ultime settimane. Oggi, anche la giunta militare al potere in Birmania ha chiesto alla comunita' internazionale di aiutarla nella sua lotta contro un focolaio di influenza aviaria confermato nel centro del paese.(ANSA).