L’Italia è già in mora per la mancata attuazione della Direttiva 2003/99/CE sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici.
Le attuali emergenze hanno fatto da propulsore perché lo schema di decreto legislativo (Attuazione della direttiva 2003/99/CE sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici, approvato dal Consiglio dei Ministri il 22 dicembre 2005), che recepisce le disposizioni comunitarie venga rapidamente approvato dalle Regioni. Scopo del Dlgs è garantire la sorveglianza delle zoonosi, agenti zoonotici e della resistenza agli antimicrobici, con indagini epidemiologiche dei focolai di tossinfezione alimentare.
E saranno proprio le Regioni a dover raccogliere i dati inviandoli poi al Ministero della Salute. Inoltre, oltre ai dati epidemiologici dovranno essere messe in evidenza anche quelli connessi alle varie patologie e le aziende sanitarie dovranno eseguire controlli lungo tutte le fasi della catena alimentare. Anche gli operatori del settore alimentare avranno precisi obblighi come conservare il prodotto alimentare o n suo campione e l’azienda sanitaria deve procedere a un’indagine sugli eventuali focolai di tossinfezione per acquisire anche dati epidemiologici sui suoi effetti. Prevista anche la sorveglianza sulla resistenza agli antimicrobici, per poter fornire dati comparabili nei vari casi. Infine il Decreto prevede che il Ministero della Salute possa indicare laboratori nazionali di riferimento per le analisi relative alle varie situazioni. Il Dlgs è stato approvato ieri dalla Commissione Affari Sociali, relatore del provvedimento l’On Gianni Mancuso.