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AVIARIA, BERTOLASO COMMISSARIO?

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Se l'influenza aviaria dovesse diffondersi fino a richiedere un intervento straordinario con uomini e mezzi, il presidente del Consiglio dei ministri dichiarerà lo stato d'emergenza e nominerà il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso commissario ad hoc, con il compito di gestire e coordinare le attivita'. Lo prevede il 'Piano nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale' messo a punto dalla Conferenza Stato-Regioni. Nel capitolo dedicato alla gestione dell'emergenza, il piano sottolinea infatti che la normativa attuale prevede che le ''funzioni di coordinamento spettano al Presidente del Consiglio dei Ministri, che si avvale del Dipartimento della Protezione Civile''. ''Qualora il diffondersi della pandemia configuri un quadro di calamita' che, per intensita' ed estensione deve essere fronteggiato con mezzi e poteri straordinari - e' scritto nel piano - il Consiglio dei Ministri delibera lo stato di emergenza''. E ''sara' il Presidente del Consiglio dei Ministri, per l'identificazione e la realizzazione dei necessari interventi di emergenza, a definire con il Ministro della Salute le azioni che si intendono adottare, trasferendo le medesime in apposite ordinanze di Protezione Civile''. In questo caso il piano prevede che per ''assicurare la direzione unitaria ed il coordinamento delle attivita' finalizzate a fronteggiare l'emergenza, il Presidente del Consiglio dei Ministri delega il Capo del Dipartimento della Protezione Civile per la immediata convocazione del Comitato Operativo della Protezione Civile''. A questo, vista la natura sanitaria dell'emergenza, il ministero della Salute avra' una ''presenza di rappresentanti piu' ampia'' di quella prevista dalla normativa. Il comitato, inoltre, ''potra' essere integrato con componenti particolarmente specializzate in materia sanitaria (ad es. ISS, IIZZSS etc.)Al riguardo, Bertolaso ha dichiarato: ''Siamo tutti allertati ma bisogna stare sereni, non siamo in una situazione critica. Non e' una questione drammatica per la salute pubblica ma solo per l'economia del nostro paese. Non voglio minimizzare - ha aggiunto Bertolaso - ma il problema e' di carattere veterinario e tale rimarra' se si fara' prevenzione e non disinformazione. Non e' la prima volta che si trovano cigni morti. C'e' eccessiva enfasi. Noi - ha sottolineato Bertolaso - siamo pronti a fare la nostra parte ma non e' questo il compito principale di cui si deve occupare la Protezione Civile''. Intanto, il ministro della salute Francesco Storace respinge al mittente i rilievi mossi dall'Unione europea in merito alle etichettature sui fogli Made in Italy per garantirne qualita' e tracciabilita' e che le darebbero in questo modo il mercato e la concorrenza. Durante la registrazione della trasmissione 'Porta a porta' – il Ministro Storace ha risposto alle autorita' europee dicendo che se l'Ue deve adottare un provvedimento non e' certamente quello di sanzionare l'Italia, bensi' di estendere l'etichettatura anche a tutti gli altri paesi europei''. Storace ha, a questo proposito, ricordato che, da quando i polli italiani riportano la chiara etichetta rispetto alla tracciabilita' e alla provenienza delle carni, l'aumento della vendita di carni avicole italiane e' aumentato proprio nei paesi esteri. Il Ministro ha anche annunciato l’invio di depliant informativi ai macellai sulle modalità di etichettatura delle carni: ''Vogliamo inviare ai macellai - ha detto Storace - depliant con ulteriori spiegazioni rispetto alle modalita' di etichettatura delle carni avicole. Questo perche' - ha spiegato il ministro - i cittadini sono diventati molto esigenti e spesso andando ad acquistare carne, chiedono spiegazioni molto precise alle quali i macellai e gli operatori del settore non sempre sono in grado di dare una risposta''. Da qui, ha concluso Storace, la misura di indicare ulteriori informazioni alle macellerie italiane. (ANSA).