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H5N1 AD ALTA PATOGENICITA' IN AFRICA

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Il Ministro della Salute, Francesco Storace, da' notizia che oggi , presso il Centro di referenza nazionale per l'influenza aviaria dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Legnaro (Padova), e' stato isolato un virus H5N1 ad alta patogenicita' in volatili domestici di un allevamento di Kaduna, in Nigeria. Si tratta del primo isolamento di H5N1 nel continente africano. La scoperta, informa in una nota il ministero della salute, e' avvenuta nell'ambito di un progetto coordinato dall'Istituto Zooprofilattico di Legnaro e dalla Fao (Training and cooperation programme), che ha l'obiettivo di sviluppare le tecniche di laboratorio per la diagnosi dell'influenza aviaria nei Paesi dell'Europa dell'Est, del Medio Oriente e dell'Africa. L'allarme e' scattato quando i ricercatori del National Veterinary Research di Vom (in Nigeria), che collaborano al progetto, hanno chiesto una consulenza all'Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Legnaro, per la presenza di una ''malattia non identificata'' in un allevamento di volatili domestici (polli, galline, struzzi e oche) presso Kaduna. A una prima valutazione della situazione da parte dei veterinari nigeriani, sono seguite le prime analisi sul posto su campioni prelevati dagli animali. I risultati hanno individuato la presenza di un virus influenzale e, constatata l'alta mortalita' dei volatili presenti nell'allevamento (circa il 90% degli animali e' morto), i campioni sono stati inviati al Laboratorio di Legnaro per una diagnosi certa. I risultati delle analisi effettuate dal Centro di referenza di Legnaro hanno evidenziato la presenza di un virus H5N1 ad alta patogenicita', molto simile a virus isolati in Mongolia e in Siberia. ''E' significativo - afferma il ministro Storace - che il virus sia stato isolato dal Centro di referenza di Legnaro, al quale era stata chiesta una consulenza. E' la conferma dell'ottimo lavoro svolto dall'Istituto Zooprofilattico di Legnaro, che e' anche centro di referenza per l'Oie (Organizzazione mondiale della Sanita' animale) e che, soprattutto in tema di influenza aviaria, rappresenta un punto di riferimento non solo per il nostro Paese, ma anche per il resto del mondo''. Il passaggio del virus H5N1 dell'influenza aviaria in Africa era atteso, purtroppo e' un passo in piu' ma non c'e' nessuna conseguenza per l'Italia. E' il commento di Donato Greco, direttore generale del centro per il controllo delle malattie (Ccm) alla notizia del primo caso di influenza aviaria in animali isolato in Nigeria. ''Purtroppo e' una cosa che si aspettavamo - ha detto Greco a margine dei lavori del Sanit - perche' questi virus viaggiano. E' vero pero' che questo pone una preoccupazione in piu' in quanto sappiamo che la capacita' di controllo dei paesi africani non sono ai livelli europei e neppure al livello di quelli asiatici''. ''Il rischio di un ulteriore passo di questo virus bisogna riconoscerlo ma per l'Italia cio' non porta nessuna conseguenza perche' non abbiamo nessun rapporto commerciale o di pollame con la Nigeria. Abbiamo avuto una tremenda epidemia con 50 focolai in Turchia - ha aggiunto Greco - solo pochi fa, ormai siamo familiari con questo tipo di situazioni''. Un nuovo passo sarebbe preoccupante, ha ribadito Greco, ''pero' ricordiamo che l'influenza e' sempre stata globale e ha sempre viaggiato in tutto il mondo''. (ANSA).