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ANMVI: INCHIESTA TUTELA ANCHE VETERINARI

"Per la veterinaria italiana la sicurezza alimentare è una missione e le indagini della Procura di Pinerolo tutelano tanto i consumatori che la Categoria Veterinaria". E' questo il primo commento del Presidente dell'ANMVI, Carlo Scotti, alla notizia dei 35 avvisi di garanzia emessi dai sostituti procuratori della Repubblica di Pinerolo (Torino) Ciro Santoriello e Vito Sandro Destito nei confronti di una rete dedita al traffico di farmaci per la somministrazione illecita in ambito zootecnico. "Se da un lato non possiamo che essere dalla parte dei sostituti procuratori e severamente inflessibili nel giudizio verso pochi medici veterinari che disonorano una Categoria intera- continua il Presidente dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- dall'altro siamo anche molto soddisfatti che le indagini abbiano colpito, fra i tanti illeciti, anche il reato di abuso di professione veterinaria. Non è un reato meno grave degli altri. La sicurezza degli alimenti di origine animale si tutela anche perseguendo l'abuso professionale nei nostri confronti". Sul giro di farmaci irregolari i sostituti procuratori Santoriello e Destito hanno sottolineato come il sistema veterinario sia in tutto e per tutto simile a quello della medicina umana e prevede l'uso delle ricette. Secondo i risultati delle indagini, il 90% delle somministrazioni avvenivano al di fuori del controllo medico veterinario. "Non ci sono due pesi e due misure- continua Scotti- è bene sottolineare che anche i farmaci veterinari vanno strettamente mantenuti all'interno del controllo medico veterinario, nel rispetto della legalità. Ci siamo battuti per avere un veterinario aziendale accanto a quello ufficiale anche per non lasciare spazi di manovra all'abuso di professionale. Adesso aspettiamo solo il decreto del Ministero della Salute che fisserà competenze e responsabilità di questo "nuovo veterinario" che affiancherà l'allevatore". Secondo i pm i medicinali circolavano fra gli allevatori e venivano somministrati senza nemmeno il parere del medico veterinario, senza rispettare i tempi di sospensione e come falsi trattamenti terapeutici. " La tracciabilità dei farmaci veterinari - conclude Scotti- si combatterà anche con l'introduzione del codice a barre sui medicinali destinati agli animali produttori di alimenti, un traguardo che raggiungeremo nel 2008. Nel frattempo si persegua chi commette illeciti a tutti i livelli, sia dentro che fuori dalla nostra Categoria". ( comunicato stampa ANMVI)