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REVISIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

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Appuntamento oggi all'Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi di Settore - per la presentazione dello studio di settore per la veterinaria rivisto ed aggiornato nella nuova sigla TK22U. All’incontro sono state convocate la FNOVI e l’ANMVI. In base a precedenti consultazioni fra l’Agenzia delle Entrate e la Federazione, il nuovo modello inserirà 12 nuovi cluster più adeguati alla realtà veterinaria. L’aggiornamento dello Studio di Settore era stato deciso dopo che il Consigliere FNOVI, Giuliano Lazzarini, aveva sottoposto all’Agenzia delle Entrate un resoconto dei punti deboli del modello SK22U. Ne è seguita un'analisi, da parte dell'Ufficio Studi di Settore, basata sulle dichiarazioni dei redditi del 2003, che ha portato a rivalutare il numero dei clusters in cui inquadrare i colleghi contribuenti. Attraverso uno studio condotto su 8120 veterinari è stata elaborata una nuova serie di 12 clusters valutando le modalità di espletamento dell'attività, le aree di intervento, la tipologia della clientela, la dimensione e struttura dell'ambulatorio o studio. “Questo lavoro – ha dichiarato Giuliano Lazzarini- permetterà ai medici veterinari privati di meglio riconoscersi all'interno dei nuovi clusters senza dover forzare la propria realtà organizzativa all'interno di un gruppo lontano dalla reale immagine finanziaria. In questi 12 clusters trovano un collocamento organizzativo i giovani medici veterinari che scelgono di iniziare la propria attività eseguendo visite domiciliari presso detentori di animali da compagnia così come i colleghi che svolgono esclusivamente attività di fecondazione artificiale presso allevamenti bovini, medici veterinari con struttura di minime dimensioni( meno di 40 mq) e colleghi con cliniche inferiori ai 157 mq”. Ai nuovi clusters si aggiunge il nuovo prototipo dello studio di settore TK22U, oggi alla sua prima presentazione. “ La raccolta delle considerazioni dei Colleghi- ha continuato Lazzarini e le esigenze espresse anche dall 'ANMVI di dare una risposta ad una categoria che sta soffrendo i disagi legati ad un sovrannumero di laureati in panorama occupazionale stabile, possa portarci alle soluzioni desiderate. Devo anche dare merito alla disponibilità e capacità di comprendere i nostri problemi alla Agenzia delle Entrate che ancora una volta ha dato prova di aver accolto coscienziosamente le richieste di una categoria in crisi di risorse” . Nell'incontro odierno sarà anche ribadita la richiesta di un rinvio della sperimentazione di almeno un anno in considerazione del reale stato di crisi del settore veterinario. Su questo punto Lazzarini è possibilista: “l'Agenzia delle Entrate – ha dichiarato prima della riunione- sembra disponibile a rinviare di un anno la sperimentazione del nostro studio di settore, in considerazione delle reali difficoltà che la nostra categoria sta attraversando.