L'ENEA ( Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente) ha presentato in occasione del convegno "composizione fitoterapia per la cura delle lesioni esterne" i risultati della sperimentazione clinica condotta su diverse specie animali curate con un preparato innovativo, un prodotto naturale alternativo a quelli di sintesi chimica, a base di estratti di piante con proprietà curative (MIX 557- BREVETTO ENEA).
Il decorso dei casi clinici trattati con il composto- spiega l’Ente in un comunicato- è stato seguito e documentato anche fotograficamente per mostrarne le effettive proprietà cicatrizzanti, antinfiammatorie, antibatteriche, antidisidratative e lenitive per il trattamento di lesioni esterne di diversa estensione e natura. Il MIX 557 è composto da una miscela in olii naturali di estratti da piante (la composizione è ancora segreta) le cui proprietà terapeutiche appaiono sorprendenti, in particolare per quel che riguarda due aspetti: il MIX ha la capacità di regolare il processo cicatriziale eliminandone le complicazioni; spesso i normali disinfettanti ostacolano e ritardano la cicatrizzazione, utilizzando questo composto, invece, tutto il processo avviene in tempi notevolmente più rapidi; inoltre, risultati molto promettenti sono stati ottenuti nella cura del cheloide (difetto di cicatrizzazione) negli equini; il MIX ha effetti repellenti contro gli insetti; qualunque ferita viene normalmente colonizzata da larve di ditteri (le comuni mosche), utilizzando questo composto si ottiene un effetto repellente della durata di 24 ore per cui è sufficiente un medicamento al giorno per mantenere "pulita" la ferita. Il MIX 557, presenta ampie potenzialità di applicazioni e si potrebbe presto passare anche ad una sua sperimentazione sull'uomo in particolare per la cura delle ustioni. In futuro, potrebbe essere utilizzato come pronto intervento per emergenze militari o civili, come medicamento per ospedali che lavorano in condizioni di emergenza, come medicamento per i villaggi sperduti dei paesi in via di sviluppo, oltre che, naturalmente come medicamento per uso veterinario. “Per ottenere il farmaco, abbiamo lavorato sommando le conoscenza occidentali con la cultura orientale, utilizzando sostanze naturali”. La dichiarazione è della dottoressa Fiorella Carnevali, veterinario, che ha anche precisato che non è stata fatta una sperimentazione “tradizionale”, ovvero non sono stati utilizzati animali sani, è stato invece utilizzato un sistema detto “regime di compassione”, ovvero il farmaco è stato testato su animali le cui lesioni erano tali da non essere curabili con metodi tradizionali.