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PROFESSIONI, PRECISATE LE COMPETENZE

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Lo schema di decreto legislativo “La Loggia” è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento stabilisce, anche in base a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale in varie sentenze recenti, che l’individuazione delle figure professionali con i relativi profili e ordinamenti didattici deve essere riservata allo Stato. E così è nella riforma costituzionale varata dal Parlamento che ha attribuito potestà legislativa esclusiva allo Stato in materia di professioni. Coerentemente, il decreto-La Loggia individua una serie di principi fondamentali che anche le Regioni devono rispettare: la libertà di esercizio delle professioni, il divieto di discriminazioni e la tutela della concorrenza e del mercato. L’esercizio della professione si svolge nel rispetto della disciplina statale della tutela della concorrenza, della riserva di attività professionale, delle tariffe e dei corrispettivi professionali, nonchè della pubblicità professionale. L’esercizio della professione, quale espressione del principio dela libertà di iniziativa economica è tutelato in tutte le sue forme e applicazioni. Le Regioni non possono adottare provvedimenti che ostacolino l’esercizio della professione. Le Regioni possono intervenire sulle professioni non regolamentate, riconoscendone le associazioni di rappresentanza e rilasciando titoli professionali. Raffaele Sirica, Presidente del CUP, ha commentato: “il decreto toglie finalmente di mezzo ogni incertezza e ogni alibi per poter fare la riforma delle professioni nella prossima legislatura”.