Il Codice del Consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206) varato dal Consiglio dei Ministri a luglio è entrato in vigore ieri, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 235 dell'8 ottobre 2005). Il testo riunisce tutte le norme esistenti in materia, rafforza la tutela del cittadino attraverso la semplificazione e il coordinamento legislativo. In particolare, il testo regola la corretta informazione all’utente e il suo diritto di recesso, la trasparenza del mercato, la correttezza della negoziazione contrattuale, la certificazione e gli standard di qualità. Ai consumatori ed agli utenti sono riconosciuti come fondamentali i diritti: a) alla tutela della salute; b) alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi; c) ad una adeguata informazione e ad una corretta pubblicità; d) all'educazione al consumo; e) alla correttezza, alla trasparenza ed all'equità nei rapporti contrattuali; f) alla promozione e allo sviluppo dell'associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti;g) all'erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza. Nelle definizioni del decreto è inserita quella del “professionista”: la persona fisica o giuridica che agisce nell'esercizio della propria attività imprenditoriale o professionale, ovvero un suo intermediario. Il capo II è dedicato alla pubblicità, definita come“ qualsiasi forma di messaggio che sia diffuso, in qualsiasi modo, nell'esercizio di un'attività commerciale, industriale, artigianale o professionale allo scopo di promuovere la vendita di beni mobili o immobili, la costituzione o il trasferimento di diritti ed obblighi su di essi oppure la prestazione di opere o di servizi”. Al contratto tra professionista e consumatore sono dedicati vari articoli a partire dal Titolo I, Parte III.