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AVIARIA, OGGI CONFERENZA USA

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La crociata contro il 'virus dei polli' e' diventata una priorita' per la Casa Bianca. Prende l’avvio oggi a Washington, al Dipartimento di Stato, una conferenza internazionale sul 'virus dei polli' che vedra' la partecipazione di esperti giunti da 65 paesi ed organizzazioni mondiali. Il presidente George W. Bush ha tenuto oggi una nuova riunione alla Casa Bianca sulla minaccia di una epidemia mondiale innescata da tale virus. E domani Bush incontrera' i fabbricanti di vaccini per convincerli ad avviare una produzione di massa di un prodotto che potrebbe salvare decine di milioni di vite umane. La delegazione italiana sara' guidata dal dottor Donato Greco, direttore del Centro Nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie, modellato sul famoso CDC di Atlanta. ''Prepararsi ad affrontare una epidemia mondiale non e' una scelta opzionale - ha detto Donato Greco - L'Italia e' impegnata da tempo su questo fronte''. La conferenza organizzata dal Dipartimento di Stato mira a discutere i modi per combattere con la massima collaborazione ed integrazione una possibile epidemia mondiale (e l'influenza aviaria e' il candidato numero uno) dove la rapidita' di risposta sara' essenziale. La conferenza intende sollecitare una ''trasparenza nelle informazioni'' da parte dei paesi piu' esposti ad essere il focolaio di una epidemia mondiale (quelli del sudest asiatico, dove il 'virus dei polli' ha causato in passato gia' 60 morti), una dichiarazione immediata della esistenza dei focolai, scambio di informazioni attraverso l'Organizzazione mondiale della sanita' (OMS), piani di risposta rapida per il contenimento del virus. Il ministro della Sanita' americano Michael Leavitt si rechera' la prossima settimana in Asia per colloqui urgenti con le autorita' dei paesi asiatici piu' esposti al pericolo (come Thailandia, Vietnam, Laos e Cambogia). I nuovi studi sul virus ricostruito della Spagnola, la epidemia che nel 1918 uccise decine di milioni di persone, mostrano inquietanti paralleli col 'virus dei polli': anche la micidiale influenza del 1918 ebbe origine infatti da un virus aviario mutato geneticamente per adattarsi a colpire anche gli umani e per essere trasmesso da persona a persona. E' quello che potrebbe accadere - secondo gli scienziati - anche per il virus H5N1, che finora si e' trasmesso solo dai volatili alle persone, ma che ha cominciato a mutare geneticamente e rischia di assumere in futuro le caratteristiche risultate micidiali nella Spagnola. ''Nessuno al mondo e' in questo momento ancora pronto ad affrontare una minaccia del genere'', ha ammesso il ministro americano Leavitt. ''La buona notizia e' che disponiamo di un vaccino - ha aggiunto - ma non siamo in questo momento in grado di fare una produzione di massa di questo vaccino''. Il presidente Bush, accusato di essersi lasciato cogliere impreparato dalla emergenza uragani, e' apparso molto attivo negli ultimi giorni sul fronte della lotta ad una epidemia mondiale, dopo essere stato accusato dai democratici del Congresso di non avere messo ancora a punto un piano per combattere questo nuovo nemico sanitario. Bush ha conquistato l'attenzione dei media soprattutto per il suo accenno alla possibilita' di far entrare in campo i militari, nel caso di focolai negli Usa, per isolare e mettere sotto quarantena gli abitanti dell'area colpita. Il Senato Usa ha approvato uno stanziamento di 3 miliardi di dollari per l'acquisto di dosi massicce di vaccino contro la epidemia. Ma si tratta adesso di convincere le compagnie farmaceutiche ad accelerare le ricerche e le produzione di questi prodotti che potrebbero salvare il nostro pianeta da una devastante epidemia. (ANSA).