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SUICIDI, ISS: IL RUOLO DELLA STAMPA

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Ha fatto colpo sulla stampa britannica uno studio pubblicato dalla BVA, la British Veterinary Associations (BVA) secondo il quale il tasso di suicidi fra i veterinari è di quattro volte superiore alla media nazionale e il doppio di quello di medici e dentisti.Tentando di analizzare le cause del fenomeno, il professor Richard Halliwell indica disturbi emozionali legati allo stress. Quella del veterinario, dice, è una professione molto stressante. In Italia non si conoscono dati e indagini sul fenomeno, benchè siano noti alla categoria singoli casi personali. Nell’articolo pubblicato oggi dal quotidiano Libero, Oscar Grazioli propone una disamina della condizione professionale del medico veterinario italiano basata su esperienze personali e scrive:” La maggior parte non manifesta tanto l’insana voglia di rinunciare a questa vita terrena, quanto quella, molto più assennata, di rinunciare ad una professione che definire “snervante” è un autentico eufemismo”. Non più di due settimane fa, l’Istituto Superiore di Sanità pubblicava uno studio sulla prevenzione del suicidio in Italia, riconoscendo alla stampa un ruolo molto delicato. Lo studio, un report della giornata mondiale per la prevenzione del suicidio svoltasi il 14 settembre a Roma, spiega che “espressione diretta e al tempo stesso motore attivo della nostra coscienza collettiva, la stampa gioca un duplice ruolo: veicolo di diffusione dello stigma sociale riguardo al suicidio ma anche possibile strumento di prevenzione. Diversi osservatori d’analisi hanno infatti messo in stretta relazione i modi di diffusione di eventi suicidari e incidenza dei suicidi stessi. “Troppo spesso- è scritto nel report del Dipartimento di Neuroscienze dell’ISS- quando si parla di suicidio ci si trova difronte ad una insistenza morbosa sugli aspetti esteriori degli episodi: raramente si racconta la singola vicenda, più frequentemente l’uso di schemi fissi che riconducono a categorie elementari la difficoltà e la complessità di un pensiero che sta dietro a una azione, talvolta simbolica, come il suicidio”.