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BSE, OGGI IL VOTO SULLA FIORENTINA

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Oggi si tiene il voto del Comitato regolamentazione veterinaria di Bruxelles che dovrebbe innalzare, rispetto agli attuali 12 mesi, a 24 mesi il limite d'eta' dei bovini macellabili con parti della colonna vertebrale. Se l'ostruzionismo di Germania e Francia non blocchera' il provvedimento, la bistecca Fiorentina, quella vera con l'osso, entro Natale tornera' sulle tavole italiane. ''Perche' il provvedimento passi - spiega Paola Testori Coggi, direttore presso la direzione generale Salute della Commissione europea - e' necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi dei Paesi membri: a parte i due contrari, tutti appaiono favorevoli''. In questa contesa apparentemente tecnica che nasconde la protezione di abitudini alimentari gelosamente conservate, anche la Gran Bretagna non appare del tutto soddisfatta. Gli inglesi avrebbero voluto l'innalzamento del limite fino a 30 mesi, soglia per la macellazione dei bovini dai quali traggono le famose e gustose 'T-steak', ma dovrebbero sostenere la soglia dei 24 mesi per poter successivamente arrivare a quota 30. ''Dopo l'approvazione - spiega Testori Coggi in una conferenza stampa presso la sede della Commissione europea di Milano - la proposta di regolamento dovra' essere adottata definitivamente dalla Commissione, per entrare definitivamente in vigore dopo la pubblicazione in tutte le lingue ufficiali europee''. E' un procedimento che richiede ''qualche mese, ma il nostro ragionevole obiettivo e' quello di concludere tutto entro la fine dell'anno, prima di Natale'', dice Testori Coggi. Secondo la dirigente della Commissione europea, il rischio 'mucca pazza', cioe' la diffusione della Bse all'origine del provvedimento restrittivo, ''non esiste piu'''. ''I controlli sono rigorosi - sottolinea il dirigente alla direzione generale Salute della Commissione europea - e gli animali nati dopo l'anno 2000 non presentano problemi. Se qualche caso ancora si manifesta e' negli animali nati precedentemente, ma in ogni caso esclusi dalla macellazione''. La Francia sarebbe comunque contraria all'innalzamento dei limiti perche' l'Istituto nazionale di sanita' transalpino pensa che qualche pericolo ancora vi sia, mentre la posizione della Germania sarebbe ispirata dalla presenza degli ambientalisti nel governo Schroeder. (ANSA).