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SPERIMENTAZIONE ANIMALE, NUOVA PdL

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Siano vietate la vivisezione e tutti gli altri esperimenti sugli animali. Venga abrogato il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 116. e partano dal 2006 finanziamenti per la ricerca e la sperimentazione di valide metodologie alternative alla sperimentazione animale. Sono questi, in sintesi i contenuti della proposta di Legge “Disposizioni concernenti il divieto di sperimentazione sugli animali” presentata dall’On Luana Zanella (Verdi). Si tratta di una proposta radicalmente alternativa al progetto di revisione delle norme sulla sperimentazione animale all’esame della Commissione Affari Sociali. Proprio oggi il Comitato di Revisione del Dlgs 116/92, coordinato dall’On Giulio Schmidt (FI), si riunisce per valutare iniziative di sollecito dell’iter parlamentare del progetto di legge elaborato nei mesi scorsi con il contributo di esperti e addetti del settore. Il progetto di legge, di cui l’On Schmidt è primo firmatario, è stato adottato come testo base dalla Commissione Affari Sociali della Camera, che in settimana ha calendarizzato le prime audizioni. Secondo l’onorevole Zanella invece, “ occorre escludere la sperimentazione animale, così come ogni altra forma di tortura, anche perche´ vi e` sempre un’altra via, con basi scientifiche e senza violenza: e` quella che va esplorata e allargata, e` quella che concretamente porta i risultati migliori per l’essere umano. La sperimentazione animale (risultato di una visione meccanicista dell’essere vivente che interpreta l’animale come una macchina e trascura la complessita` dei sistemi naturali) si basa infatti su di un presupposto errato: che i dati ottenuti sperimentando su di una specie possano essere utilizzati come base per valutazioni cliniche su specie differenti. Si puo` affermare che la vivisezione e` addirittura dannosa per l’uomo, per due ragioni principali: si sperimentano direttamente sull’essere umano sostanze che non hanno subý`to alcun vaglio preventivo (dal momento che il risultato della sperimentazione sugli animali non e` in alcun modo predittivo per le persone) e si corre il rischio di scartare sostanze che potrebbero essere invece di grande aiuto, per il solo fatto che su di una particolare specie animale sono risultate tossiche”.