I sindacati riconoscono al ministro Storace un ruolo chiave per l'accordo ma le agitazioni restano confermate. ''Questo Governo sta dimostrando anche concretezza''. Cosi' il ministro della Salute, Francesco Storace, intervenuto nel pomeriggio di venerdì a un incontro organizzato presso la sede dell'Ordine dei Medici a Bologna, ha commentato il via libera del Consiglio dei Ministri di questa mattina al primo biennio del contratto dei medici. "La bella notizia dello sblocco del contratto dei medici, con la trasmissione dell'intesa alla Corte dei Conti e' stata funestata dalla prematura scomparsa di Alberto Clivati, vicepresidente della Cimo. A Clivati voglio dedicare il risultato raggiunto oggi, frutto anche della sua tenace capacita' di rappresentanza di categoria". Ha detto Francesco Storace. Ringraziamenti al ministro della Salute Francesco Storace ''che si è dimostrato particolarmente sensibile ai problemi della categoria, determinando un'importante accelerazione ai tempi della burocrazia'' arrivano dai sindacati medici. A farli è l'Anaao Assomed che ''ha accolto con molta soddisfazione l'approvazione da parte del Governo del contratto della dirigenza medica (parte normativa 2002-2005 e I biennio economico 2002-2003) avvenuta all'indomani della proclamazione di un fitto calendario di azioni di protesta''. Tuttavia, puntualizza il segretario nazionale dell'Associazione dei medici dirigenti, Serafino Zucchelli ''la strada da percorrere e' ancora lunga''. ''La nostra attenzione - ha assicurato Zucchelli - sara' comunque molto alta rispetto alle tappe successive. L'obiettivo prioritario e' quello di vedere corrisposti gli arretrati nella busta paga del mese di novembre. Se, infatti, la certificazione della Corte dei Conti non avverra' nei tempi utili per l'invio del contratto alle Aziende sanitarie entro il 5 novembre, la categoria effettuera' due giorni di sciopero il 14 e 15 novembre''. Per quanto riguarda invece il II biennio economico, Zucchelli ha spiegato: ''vogliamo chiudere l'intera partita entro il 2005 e per questo ci attendiamo che l'atto di indirizzo, che deve ancora essere emanato dal Comitato di settore, venga approvato dal Consiglio dei Ministri prima del 4 ottobre. In caso contrario - spiega - non potra' essere revocato il sit-in al Ministero della salute. Cosi' come non potra' essere revocato lo sciopero nazionale del 17 ottobre se entro questa data non sara' avviato il tavolo di trattativa con l'Aran''.