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DECRETO AVIARIA, CONSULTAZIONI AVVIATE

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Il virus responsabile dell'influenza aviaria, se dovesse esplodere una pandemia, causerebbe fino a sedici milioni di contagi, due milioni di ricoveri e 150 mila morti solo in Italia, che rischierebbe di trasformarsi in una nazione in ginocchio. La stima arriva dagli esperti riuniti a Malta per la seconda Conferenza europea sull'influenza, in programma fino a mercoledì. ''Molti esperti, Organizzazione mondiale della sanità in testa - afferma Ovidio Brignoli, vicepresidente della Società italiana di medicina generale (Simg) - sono ormai convinti che la prossima pandemia influenzale sia solo una questione di tempo. In accordo con le autorità sanitarie del nostro Paese, la Simg ha messo a punto un libro bianco e un opuscolo, destinati rispettivamente ai medici e ai cittadini e disponibili entro la fine di settembre. Strumenti di informazione e supporto scientifico, senza creare allarmismi. Quanto al decreto-legge in materia di prevenzione dell'influenza aviaria, il Consiglio dei Ministri di venerdì scorso ne ha deciso il rinvio, per consentire al Ministro della salute di consultare i capigruppo, anche dell'opposizione, e garantire un rapido iter parlamentare per la conversione del decreto legge. Il provvedimento, ha spiegato alla stampa, il sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi, tornerà in CdM venerdì prossimo. E’ ancora in corso, ha aggiunto Cursi, il ''lavoro di confronto con tutte le forze parlamentari. Il testo sarà riformulato accogliendo i contributi delle diverse forze politiche, per arrivare a un provvedimento condiviso, visto che questo tema riguarda l'intero sistema Italia”. Fra le misure che dovrebbe prevedere, stringendo le maglie contro il virus dell'influenza aviaria, un centro nazionale di lotta alle malattie animali, il potenziamento degli organici dei Nas e dei veterinari del ministero della Salute, lo stanziamento di risorse per l'acquisto di farmaci antivirali sufficienti a trattare il 10% della popolazione in caso di pandemia, circa 6 milioni di italiani. Previsto gia' l'arrivo di alcune modifiche con emendamento in sede parlamentare per l'istituzione del dipartimento alimentare e il rafforzamento degli organici dei veterinari e dei Nas. ''Ho gradito - ha detto il Ministro della Salute Storace ieri a Bari- la disponibilita' dell'opposizione a collaborare. In questi giorni c'e' stato il grande lavoro del sottosegretario Cesare Cursi che ha ascoltato molti dei parlamentari dell'opposizione che più si sono occupati del problema, talvolta anche rimproverandoci; Cursi li sta sentendo tutti proprio per arrivare ad un provvedimento che sia condiviso largamente e che sia subito operativo''. Sull'influenza aviaria ormai la domanda ''non e' se scoppiera', ma quando e dove scoppiera''' e occorre per questo ''mantenere la guardia sempre alta''. ''E' probabile - ha detto il ministro citando alcune relazioni - che dai luoghi dove adesso si registra, il virus si possa estendere nella Russia Meridionale, nelle zone ancora piu' vicine all'Europa'', e occorre capire se poi la diffusione continuera' o meno verso l'Occidente. ''Occorre capire - ha aggiunto - anche quanto e' fondata questa preoccupazione sul contagio perche' c'e' chi fa riferimento a provvedimenti sulla caccia: io prima di decidere o di chiedere una decisione collegiale al governo, voglio essere certo che questo sia un problema reale''. ''Ci sono una serie di variabili - ha proseguito - sulle quali siamo in costante ricerca di soluzioni per poter trovare risposte ai problemi che vengono posti. Non e' che sono preoccupato in maniera negativa, la mia preoccupazione deriva dalla dichiarazione dell'Oms che afferma che ci sara' la pandemia. Da qui la preoccupazione affinche' si metta insieme tutto il meccanismo che consenta al nostro popolo di poter vivere con tranquillità''. ( ANSA- Adnkronos Salute)