AVIARIA, LINEE GUIDA UE FINO AL 2006

Nuove linee guida da Bruxelles a proposito di influenza aviaria applicabili dal settembre 2005 al settembre 2006. Arrivano dal Gruppo di lavoro per la sorveglianza sull'influenza aviaria negli uccelli selvatici, istituito in seno al Comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale della Commissione europea.Le attuali raccomandazioni si aggiungono a quelle già predisposte dalla Ue nel punto D dell'Allegato alla Decisione della Commissione europea 464/2005 e tiene in grande considerazione la diffusione potenziale del virus H5N1 dall'Asia attraverso le correnti di uccelli migratori. Le linee guida prevedono dunque una sorveglianza attiva nei confronti degli uccelli vivi, con l'identificazione delle specie di uccelli selvatici a maggiore rischio basata sulle origini e le rotte migratorie, sul loro numero sul territorio dell'Unione e sulla possibilità di contatto con il pollame domestico e le altre specie allevate. Devono poi essere identificati i siti a rischio, in particolare quelli che contano su un'alta presenza di uccelli migratori o sono in prossimità di allevamenti avicoli o dislocati lungo le rotte migratorie. Il documento degli scienziati della Commissione parla inoltre di una sorveglianza passiva sugli uccelli trovati morti, indicando la necessità di individuare il motivo della morte anormale degli animali soprattutto se si tratta di specie selvatiche indicate nell'Allegato al documento o di altri uccelli selvatici che vivono in contatto con essi. Vengono inoltre specificati nel documento alcune tecniche per le analisi ed i test sugli uccelli morti. Vanno prelevati tamponi cloacali e feci oltre che campioni del cervello, cuore, polmoni reni e intestino. Tra le specie a rischio il documento degli scienziati della Ue include: Oche Lombardella, Oca granaiola, Germano Reale, Canapiglia, Codone, Mestolone, Fischione, Alzavola, Marzaiola, Moriglione, Moretta, Pavoncello, combattente e Gabbiano.