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AVIARIA, MISURE DI POLIZIA VETERINARIA

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Appello della FAO a tutti i Paesi membri e a tutti Paesi industrializzati per investire di più nella sorveglianza e nella prevenzione contro la possibile diffusione del virus dell'influenza aviaria lungo le rotte degli uccelli migratori che dall'Asia si spostano verso Occidente. “Prevenire il virus negli animali e' il modo migliore per prevenire la pandemia'' ha detto ieri a Roma in una conferenza stampa il capo del servizio veterinario della Fao, Joseph Domenech. Secondo gli esperti e' possibile che gi incroci tra le diverse rotte degli uccelli migratori possano favorire lo spostamento del virus sempre piu' verso Occidente e che il Passaggio attraverso Paesi in cui la sorveglianza e' ancora scarsa, come quelli di Medio Oriente e Nord Africa, possa far sì che l'Europa, Italia compresa, per la prossima primavera si trovi alle porte flussi di uccelli migratori a rischio. Domenech ha anche dichiarato che il virus H5N1, ''non è mutato, dal 2003 la comunita' scientifica non ha riscontrato, nella struttura genetica del virus, nuove mutazioni tali da poter portare a una pandemia". "Acquisiremo gli atti della Fao per una valutazione rigorosa'' ha commentato il ministro della Salute, Francesco Storace, che il 29 agosto, viste le raccomandazioni del Comitato Scientifico dell’Unione Europea, ha emanato un’ordinanza con le Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile. Anticipandone il testo, il Ministero della Salute ha reso noto che l’ordinanza è stata trasmessa alla Corte dei Conti e sarà valida soltanto dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. In linea con le raccomandazioni dell’Unione europea per la prevenzione dell’influenza aviaria nel pollame e nei volatili selvatici, che prevedono il rafforzamento della sorveglianza, l’ordinanza prevede misure specifiche per le aziende di volatili da cortile ( obbligo di registrazione, misure di quarantena) e l’obbligo di riportare sull’etichetta di carni fresche, preparazioni e prodotti a base di carni di volatili da cortile, informazioni che consentano di identificarne l’origine. Il provvedimento si richiama alla Decisione 2005/464/CE che prevede l’obbligo di per tutti gli Stati Membri di predisporre indagini sull’influenza aviaria nel pollame e nei volatici selvatici. Secondo il Comitato europeo di veterinari dei 25 stati membri non c'e' in Europa un rischio immediato di diffusione del virus killer dei polli, il rischio di contagio sarebbe “remoto o debole''. Tuttavia la situazione epidemiologica non e' completamente chiara e quindi Bruxelles, il 25 agosto scorso, ha chiesto ai 25 partner di ''rafforzare la sorveglianza'', mettendo a disposizione finanziamenti per 1,2 milioni di euro per i prossimi mesi fino alla fine del 2005 e l'inizio del 2006, sempre che la situazione non richieda ulteriori sostegni. Per gli esperti veterinari europei, ''applicare un divieto generalizzato di mantenere il pollame all'aperto sarebbe invece attualmente una misura sproporzionata''. Le conclusioni dei veterinari europei vanno nella direzione del monitoraggio, rafforzando la cooperazione tra i partner, ma anche a livello internazionale e con la Commissione europea. In materia di biosicurezza, il Comitato veterinario dell'Ue suggerisce la disinfezione dei veicoli che si muovono tra i vari allevamenti, ma anche la revisione dei piani di emergenza per assicurare una protezione sufficiente per il personale che si occupa dei volatili, prendendo in considerazione la vaccinazione in situazione di rischio. «L’allerta riguarda la sicurezza animale e alimentare- ha dichiarato il Ministro Storace- non sottovalutiamo la pericolosità del virus dei polli, ma abbiamo fiducia nel nostro sistema a rete (già collaudato nell’emergenza Sars), basato su presenze in tutto il territorio nazionale, con il coinvolgimento degli ospedali, delle Regioni e delle Asl. In ogni porto e aeroporto d’Italia abbiamo già rafforzato il controllo dei servizi veterinari per le merci e gli animali. Il Ministero della Salute - ha aggiunto il Ministro attende consistenti investimenti sulla ricerca e risposte per soddisfare i diritti dei cittadini su liste d'attesa, sanità veterinaria, sicurezza alimentare. Storace ha anche spiegato di aver parlato con il ministro Siniscalco ''della necessità di acquistare subito grandi quantitativi di antivirali”, di “modifiche in chiave restrittiva del piano di prevenzione” e “arruolamento di veterinari”. Pochi giorni fa, l’Università di Lipsia ha annunciato di aver sviluppato un nuovo test per l'influenza dei polli, che in poche ore invece che in qualche giorno e' in grado di rilevare la presenza del virus H5N1 nell'uomo. Il nuovo test sara' disponibile fra circa sei settimane.