Un progetto finalizzato alla verifica capillare e sistematica dell'eventuale uso illecito di anabolizzanti negli allevamenti bovini e' stato approvato oggi dalla giunta regionale del Lazio. Il Viterbese scelto come area di studio ed analisi dell'applicazione del piano. Coinvolti circa 900 allevamenti per un totale di oltre 32 mila capi. La scelta della Tuscia come zona campione per l'attuazione del progetto avra' per il territorio due effetti positivi: il primo, di carattere sanitario, permettera' di verificare l'eventuale uso di sostanze vietate nei processi di accrescimento dei bovini, a tutto vantaggio dei consumatori; l'altro consentira' di riaffermare la professionalita' e l'attendibilita' acquisita dal servizio veterinario della Asl di Viterbo. Soddisfazione per il via libera della giunta al provvedimento e' stata espressa dall'assessore agli Affari Istituzionali e agli Enti Locali Regino Brachetti. ''Le informazioni che verranno ottenute dal progetto - ha detto Brachetti - permetteranno di raccogliere dati certi sull'uso di sostanze vietate, fornendo anche un percorso per l'applicazioni di piani analoghi su scale nazionale''. Brachetti ha concluso ringraziando il presidente della Regione Piero Marrazzo e l'assessore alla Sanita' Augusto Battaglia aver accolto la proposta di individuare nel Viterbese il territorio pilota per la verifica e la lotta all'uso di anabolizzanti negli allevamenti bovini.(ANSA)
