Il Consiglio dei Ministri, ha approvato il 22 luglio scorso il provvedimento “Disposizioni per favorire lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico e disciplina del relativo sistema”. Con questo provvedimento viene completato il quadro legislativo nazionale di riferimento del settore della produzione agricola con metodo biologico attraverso la ricognizione delle competenze già previste dal regolamento Cee n. 2092 del 24 giugno 1991 e dal decreto legislativo n.220 del 17 marzo 1995. Le modifiche più significative apportate al testo riguardano l'introduzione dell'onere economico dell'attività di sorveglianza a carico degli organismi di certificazione e maggiori specifiche in materia di sanzioni agli operatori. Con questo disegno di legge si intende adeguare la normativa e le disposizioni sull’etichettatura e sulla promozione dei prodotti biologici, definendo anche apposite norme di attuazione della legislazione europea e nazionale (in particolare per i comparti zootecnico, sementiero, del vino e dei fertilizzanti) e prevedendo la creazione di un logo nazionale per i prodotti biomade in Italy. Si intende poi prevedere strumenti per il coordinamento e l’organizzazione delle attività di promozione dei prodotti dell’agricoltura biologica, in modo da assicurare, in raccordo con le Regioni, la partecipazione degli operatori interessati, con l’obiettivo di favorire la diffusione di tali prodotti sui mercati internazionali. Soddisfazione da parte del ministro per le Politiche Agricole e Forestali, Gianni Alemanno secondo il quale “l’approvazione del disegno di legge in materia di produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico è un importante segnale per migliorare e ottimizzare lo sviluppo e la competitività delle numerose imprese presenti nel nostro Paese”. Il provvedimento sarà trasmesso al parere della Conferenza Stato-Regioni.