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EQUIDI, MANCUSO: CONFLITTO DI COMPETENZA

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La Commissione Affari Sociali ha iniziato ieri l’esame del testo unificato “Tutela e valorizzazione degli equidi”, redatto ed emendato dalla competente Commissione Agricoltura della Camera. Ancor prima di entrare nel merito del provvedimento il relatore On Gianni Mancuso (AN) ha sollevato un problema di competenza, giudicando “singolare” che su una materia che interviene anche sulla tutela sanitaria del cavallo la Commissione Affari Sociali sia coinvolta solo per un parere, in sede consultiva. “ La Commissione – ha osservato Mancuso- dovrebbe sollevare un conflitto di competenza per richiedere alla Presidenza della Camera di valutare la possibilità che, per il seguito dell'esame, il provvedimento sia riassegnato alle Commissioni riunite XII (Affari Sociali) e XIII ( Agricoltura) in sede referente". Con il parere favorevole dei gruppi parlamentari, la Commissione Affari Sociali ha deliberato di “ elevare conflitto di competenza sul provvedimento in esame, al fine di richiedere alla Presidenza della Camera di rivedere l'assegnazione del provvedimento”, come richiesto dal relatore. Quanto ai contenuti del testo unificato messo a punto dalla Commissione Agricoltura il 25 giugno scorso, Mancuso ha osservato che si tratta di un testo “ di difficile lettura” e “molto disomogeneo, presentando interventi diversi, e non ben amalgamati, attinenti ai profili della tutela, a quelli allevatoriali ed economici, all'incremento delle razze, alle scommesse: interventi che meriterebbero ciascuno un autonomo provvedimento”. Nella sua attuale “polivalenza”- ha concluso Mancuso- “il testo finisce con il trascurare un presupposto fondamentale per qualsivoglia provvedimento in materia di equidi: non si fa infatti distinzione giuridico-normativa tra il cavallo da reddito (produttore di carne per l'alimentazione umana) e il cavallo sportivo e da compagnia (il cui utilizzo è preponderante nel nostro paese), attraverso un'apposita anagrafe. Senza questa distinzione, ogni normativa finalizzata alla tutela, alla salute e al benessere del cavallo non può che essere, a suo avviso, viziata dall'origine”. La Commissione ha quindi rinviato l’esame ad altra seduta.