Il testo unificato, Tutela e valorizzazione degli equini, predisposto dal relatore On Borrelli nel novembre 2004 è tornato all’ordine del giorno della Commissione Agricoltura della Camera. Molti gli emendamenti proposti la scorsa settimana, fra cui quello degli On Masini, Misuraca, Marinello, Ricciuti e Jacini teso a modificare gli obblighi a carico dei medici veterinari ( art.4)
In base al testo unificato gli equidi maltrattati o tenuti in condizioni ritenute non idonee ai sensi di legge, vengono posti sotto osservazione medico-sanitaria da parte del servizio veterinario delle aziende sanitarie locali, al fine del ripristino delle normali condizioni di salute e di benessere;salvo che il fatto costituisca più grave reato, l’articolo 4 stabiliva: “ ogni medico veterinario che, nell'esercizio della propria professione venendo a conoscenza di lesioni o di maltrattamenti ad equidi sanzionabili a norma delle leggi vigenti, omette o ritarda di riferirne all'autorità giudiziaria, è punito con la sanzione amministrativa stabilita all'articolo 13, comma 1” ( una sanzione pecuniaria da 1.000 euro a 10.000 euro). L’emendamento invece prevede che il medico veterinario debba riferire “ai dipartimenti veterinari del Servizio Sanitario Nazionale”. Inviando una nota tecnica all’On Borrelli, il 23 novembre scorso, l’ANMVI osservava a tal riguardo: “Pur comprendendo lo spirito che informa la norma, si ritiene che il coinvolgimento diretto del veterinario libero professionista risulti superfluo e difficilmente applicabile. Il Codice deontologico veterinario attribuisce già in modo inequivocabile precise responsabilità al medico veterinario di fronte alle situazioni previste dal testo in esame; inoltre, è anche molto difficile per il libero professionista accertare i casi di maltrattamento. Di fronte a casi dubbi o sospetti, il libero professionista segnali il caso non all’autorità giudiziaria, ma alla ASL di competenza”. Nel testo unificato, una norma di delega al Governo, al quale affidare l'emanazione di una disciplina a tutela della salute e del benessere degli equidi. All’On Borrelli e al Sottosegretario Cursi, l’ANMVI è tornata a proporre la costituzione di una Commissione tecnica permanente per la tutela degli equini composta da rappresentanti del Ministero della Salute, del Ministero delle Politiche Agricole, della Fise, dell'Unire e delle associazioni professionali veterinarie. Concludendo la votazione degli emendamenti, la Commissione Agricoltura ha trasmesso il testo alle Commissioni competenti per acquisirne il parere.