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ORDINI, UNA SETTIMANA PER LA RIFORMA

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Gli Ordini degli avvocati, dottori e ragionieri commercialisti in convegno a Palermo hanno accolto favorevolmente l'ipotesi riproposta dal ministro Castelli di varare la riforma delle professioni entro questa legislatura. Al convegno era presente Nino Lo Presti che a nome del ministro ha ricordato la disponibilità dell'Esecutivo a trovare una soluzione ribadendo anche che i tempi sono però molto stretti. Il Governo ha davanti due possibilità di intervento legislativo: un emendamento al Ddl sulla competitività o un Ddl specifico da abbinare alla prossima Finanziaria. Tutto però deve essere deciso entro una settimana. I rappresentanti degli Ordini presenti al convegno si sono riuniti con Enrico Rossi, presidente del CUP Lombardia, incaricato dal ministro di verificare le possibilità di far ripartire il percorso della riforma, ed hanno confermato la loro approvazione al vecchio testo proposto da Castelli con alcune integrazioni e modifiche. I punti principali sono: l'impossibilità per le associazioni di avere un riconoscimento se gli iscritti svolgono attività regolamentate o tipiche svolte da professionisti appartenenti agli Ordini, l'Assemblea degli Ordini, composta da un delegato per ogni Ordine, deve essere convocata per esprimere un parere non vincolante sul bilancio del Consiglio nazionale e sulle norme deontologiche, la possibilità di prevedere associazioni di specialisti all'interno degli Ordini, il coordinamento regionale dovrebbe avere solo la finalità di tenere i rapporti con le Autonomie, sono previste società fra soli professionisti ma anche quelle con soci di capitale, la RC professionale diventa obbligatoria ma saranno gli Ordine a stipulare polizze collettive. Nonostante i tempi veramente ristretti molti professionisti sono convinti che questa possa essere la volta buona per arrivare alla riforma.