I medici veterinari italiani non sono tenuti nè al registro nè al MUD per quanto attiene gli obblighi concernenti i rifiuti sanitari prodotti in struttura veterinaria privata. Il chiarimento viene dal Ministero dell’Ambiente, a seguito di numerose segnalazioni da parte di medici veterinari, che hanno riferito all’ANMVI di reiterate richieste da parte delle ditte incaricate della raccolta dei rifiuti. “il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22, agli articoli 11, comma 3, e 12 ha stabilito l’obbligo della tenuta del registro di carico e scarico e della comunicazione annuale al Catasto dei rifiuti solo per gli enti e le imprese che producono rifiuti pericolosi e non per i liberi professionisti non inquadrati in un’organizzazione d’impresa”. La sottolineatura è dello stesso Ministero che chiarisce ulteriormente: “ La Corte di Giustizia delle Comunità europee, con ordinanza del 28.9.2004 ( C-115/03 ), nella questione pregiudiziale sollevata dal Tribunale di Genova ha statuito che “l’obbligo di tenere un registro di rifiuti pericolosi ai sensi dell’articolo 4 della direttiva del Consiglio 12 dicembre 1991, 91/689/CEE, relativa ai rifiuti pericolosi, riguarda tutti i produttori di rifiuti e non solo i produttori di rifiuti pericolosi che esercitano la loro attività sotto forma di un’impresa o di un ente" Malgrado ciò, per i cittadini italiani non cambia nulla: " L’ ordinanza non fa decadere la sopraccitata normativa italiana" (anche l'evidenza del grassetto è voluta dal Ministero). Pertanto, detti soggetti, i liberi professionisti non inquadrati in un’organizzazione d’impresa, ad oggi, sono tenuti solo all’obbligo della compilazione del formulario di identificazione dei rifiuti, nonché della conservazione per cinque anni di copia dello stesso, previsto all’articolo 15 del citato decreto n.22 del 1997, a riprova sia del corretto affidamento dei rifiuti in questione a ditta autorizzata al trasporto, sia dell’avvio degli stessi alla destinazione finale di smaltimento. Non è invece prevista né la tenuta del registro, di cui all’articolo 12, né la sopraccitata dichiarazione annuale ( MUD ).