LO STUDIO DI SETTORE E' SOLO UN INDIZIO
La Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia con sentenza n.158/1/08 del 3 ottobre scorso ha dato pienamente ragione ad un contribuente che contestava l'accertamento automatico da studi operato solo sulla base di questo strumento e prescindendo dalla concreta realtà aziendale.
D'altra parte l'Amministrazione finanziaria ribatteva che lo studio ha in se una piena valenza probatoria che non necessita di alcun ulteriore supporto esterno. La motivazione che ha portato i giudici emiliani a prendere questa posizione deriva dal fatto che a loro avviso gli studi possono essere solo un indizio ma che il reddito deve comunque essere determinato sulla base della specifica realtà imprenditoriale.
Questo deriva dall'interpretazione dell'art.62-sexies del dl n. 331/93 che offre la possibilità ll'amministrazione finanziaria di eseguire accertamenti anche qualora vi siano gravi incongruenze fra ricavi dichiarati e quelli fondatamente desumibili dagli studi. Secondo la Commissione, dal testo dell'articolo se ne deduce che il legislatore non si fida del semplice risultato matematico-statistico ma vuole qualche cosa di più. In sostanza tale risultato non deve essere passivamente accettato ma valutato criticamente e contestualizzato nella realtà aziendale specifica. (fonte: Italia Oggi)
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